Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - Circolo di Venezia
Circolo UAAR di Venezia
  • SEDE DEL CIRCOLO UAAR DI VENEZIA, e indirizzo postale , via Napoli 49/a 30172 MESTRE
    aperta il giovedì dalle 17,00 alle 19,00, clicca qui per vedere la cartina
  • SEDE INCONTRI UAAR A VENEZIA, Dorsoduro 3687 (Campo Margherita) - 30123

INCONTRI SEMPRE APERTI ALLA CITTADINANZA,
per date vedi Programma qui in alto. Per informazioni 331 133 1225 (no sms) oppure venezia@uaar.it e per chiedere di ricevere le nostre news scrivici a info@uaarvenezia.it

 

A VENEZIA L'8 OTTOBRE ASSEMBLEA PRECONGRESSUALE, IL DNA DI UAAR

L’ASSEMBLEA PRECONGRESSUALE UAAR DEL CIRCOLO DI VENEZIA E’ INDETTA PER

 

MARTEDI’ 8 OTTOBRE ALLE ORE  17,30 IN SEDE A VENEZIA DORSODURO 3687 (CAMPO s. MARGHERITA).

 

Durante l'assemblea i soci discuteranno delle eventuali proposte di modifica allo Statuto e alle Tesi Uaar ed eleggeranno i 10 delegati al X Congresso UAAR che si terrà a Roma il 2 e 3 novembre.
Il Congresso, che di norma ha cadenza triennale, è un momento fondamentale della vita associativa perché permette ad ogni socio di proporre modifiche alle regole che ci siamo dati, e candidarsi alla direzione dell’Associazione. Un evento democratico e interessante dove ci si può confrontare e stare simpaticamente in compagnia dei soci attivi di ogni circolo d'Italia.

L’incontro veneziano è aperto comunque ai simpatizzanti che potranno “saggiare” dal vivo del nostro dibattito interno  qual'è il DNA dell’UAAR.

 
IL SILLABO A FAVARO IL 7 OTTOBRE, C'E' CHI DICE NO!

I comandamenti sono tanti quante le piaghe d'Egitto, le beatitudini sono il triplo di tre, l'immagine della Trinità. Epifanio di Salamina 315 circa – 403, scrittore palestinese e vescovo, venerato dalla Chiesa cattolica come santo e Padre della chiesa.

 

Lunedì 7 Ottobre ore 17,30 a Favaro in Via Cima Rosetta 19  informazione precongressuale e LIBROFORUM proposto Gianni Burigana: “Il Sillabo e dopo. Questo è un libro anticlericale: lo hanno scritto 8 pontefici” di Ernesto Rossi.

Gianni Burigana ha letto un libro particolare che si titola “Il Sillabo e dopo” di Ernesto Rossi e un giorno, in occasione di un gazebo in Piazza Ferretto e di una breve chiacchierata, ci ha proposto di parlarne.

Devo essere sincera, nella mia grande ignoranza, non sapevo cosa fosse il sillabo anche se il termine non mi era nuovo. Ora lo so e devo dire che è veramente un argomento interessante.

Il sillabo è niente popò di meno che un elenco, anzi una denuncia, quasi una fatwa, emessa dai Papi, in particolare da Pio IX ( per capirsi  quello che ha inventato l’immacolata concezione di Maria da parte della sua mamma nel 1864), dei principali errori dei nostri tempi, da estirpare con metodi veramente poco democratici, anzi con metodi dittatoriali, quali sono quelli consoni al potere papale e al cattolicesimo. Nel sillabo compaiono le eresie condannabili quali l’ateismo, il comunismo, il socialismo, il matrimonio civile, il razionalismo (la scienza?), il relativismo, il naturalismo,  e immaginate voi quant’altro potrebbe trovare posto in altre pagine…. che ne so le streghe ossia le donne libere in termini di diritti di procreazione e di interruzione di gravidanza (le femministe?), il divorzio, l’adulterio, i rapporti omosessuali, le convivenze, ecc…
Insomma, ben oltre il primordiale “sillabo dei 10 comandamenti”, entrando nel dettaglio delle vicende sociali e personali con la morale e l’ingerenza religiosa ossessiva.
Beh, che dire, ai quei tempi il papa era infallibile mentre oggi questo assunto appare piuttosto spuntato con i papi dimissionari e quelli così tanto chiacchieroni!

Ma vi lascio con un dubbio e un piccolo incubo: siamo proprio sicuri che il sillabo non sia ancora un riferimento, e un mezzo di controllo, preso a modello dai “potenti”, che non sia di anno in anno aggiornato e magari preso ad esempio per quelli che si definiscono più religiosi o quelli  e  non vogliono scontentare il Vaticano e limitano la laicità dello Stato?  Ossia il sillabo può definirsi oggi come ingerenza e mantenimento dei privilegi ecclesiastici? Mah.. Parliamone insieme, l’ingresso è libero.

cathia

 

 
E TU CHE POLLO SEI? VEN. 27 SETT. DE ROSA AL CANDIANI A MESTRE, UN APPUNTAMENTO ANZI UNO SPETTACOLO

VENERDI’ 27 SETTEMBRE ALLE ORE 17,30
A MESTRE, CENTRO CULTURALE CANDIANI
"E TU, CHE POLLO SEI?":
Conversazione e canzoni con Renato de Rosa autore del libro “La variante del pollo”. Con accompagnamento alla chitarra di Andrea Cattelan.

Trentadue esercizi stilistici con modi e motivi diversi per far attraversare la strada a un pollo, cioè come spiegare, con ironia, i tanti modi di interpretare la  vita.

Beh, questo del pollo è proprio un incontro da non perdere. Anche perché lo “starnazzo” sarà molto particolare, irrefrenabile, e divertente, un vero spettacolo con parole e musica e un grande, eclettico artista, scrittore e “attore”,   Renato De Rosa, che di mestiere fa il docente di tecniche per combattere i condizionamenti e le barriere mentali.

Qualche settimana fa ci ha chiesto di poter portare un chitarrista ( grazie Andrea!), per l’accompagnamento di alcune sue canzoni… sul pollo! Aiuto! Faccio perciò i miei migliori e personali auguri al "moderatore" Dario de Toffoli :-)

Nel  2012 Renato ha voluto cimentarsi su una difficile questione: ”come mai il pollo ha attraversato la strada?”,  e lo ha fatto con un libro.  In “La variante del pollo (come fare bella figura senza aver mai letto un libro)” , edito da Mursia, Renato ha evocato gli stili di  vari scrittori italiani come Alberoni, Baricco, Benni, Biagi, Calvino, Camilleri, Eco, Faletti, Odifreddi, Melissa P, Rodari, Sciascia…  e molti altri.

In tutto trentadue brevi racconti e in tutti, il pollo che è un uccello domestico, attraversa la strada ma in stili, modi e per motivi diversi. Inoltre, alla fine del libro, l’autore ha invitato lo stesso pollo ad intervenire con il suo singolare e pennuto punto di vista nel capitolo “Le conclusioni (del pollo)”!.

Insomma, un libro di esercizi stilistici sulla lingua italiana e i suoi più importanti autori ma anche  un insegnamento per ricordare a tutti la lezione della relatività e della “leggerezza” della nostra vita. Non ci sono dogmi neanche per due zampette gialle che attraversano la strada.

Insomma, vorremmo chiedere a Renato: “Non è che i polli che attraversano la strada … siamo noi?!”.

L’ingresso è libero, è previsto il dibattito con il pubblico.

 
VENEZIA CITTA' CONSAPEVOLE SULLA LIBERTA' DI COSCIENZA, 27 SETT. CAEGHERI

VENERDI’  27 SETTEMBRE ALLE ORE  18,00  VENEZIA  CALEGHERI
All’interno della manifestazione Venezia Patto Città Consapevole: dibattito a due voci organizzato dall’Uaar con la partecipazione di Nemus sulla “LIBERTA' DI COSCIENZA E COSCIENZA DELLA LIBERTA', introduce Cino Casson

Un principio apparentemente indiscutibile: la libertà di coscienza, un tema “eticamente sensibile”.
Si afferma – o si nega – cioè, che ciascuno, nel momento di decidere quale posizione assumere riguardo temi etici, debba rispondere solo alla sua coscienza.
Così il medico antiabortista si rifiuta di contribuire all'esercizio di un diritto della donna, sancito in una legge dello Stato o il parlamentare invoca la libertà di coscienza per non votare una legge che permette l'esercizio di un diritto contrastante con i precetti di una fede religiosa.
Per il loro rapporto con il SSN i medici però ricevono una retribuzione pagata con le tasse versate da tutti i cittadini, anche dagli atei, anche da quella donna alla quale negano l’esercizio di un diritto; se vogliono obbedire alla loro coscienza, dovrebbero per ciò fare la libera professione; non si può pretendere di salvarsi l’anima e lo stipendio.
I legislatori hanno la responsabilità – che, viceversa, non hanno i comuni cittadini – di farsi carico dei diritti di tutti, anche di coloro che hanno idee non conformi alle loro, pertanto se la loro coscienza li obbliga a non riconoscere certi diritti, dovrebbero fare una scelta limpida: rinunciare al ruolo di legislatori.
Coscienza della libertà perciò. La propria, certo, ma, anche e soprattutto, quella degli altri.
L’ingresso è libero.

 

 
MERCOLEDI' 25 RIPRENDE A MARGHERA L'ORTO DELLE PAROLE ...E DEI FATTI!i

MERCOLEDI’ 25 SETTEMBRE ALLE ORE 17,30

A MARGHERA, in via Catene 65 presso il Centro Civico Catene,

L’ORTO DELLE PAROLE perCorso collettivo di scrittura creativa.


Germogli e frutti di penna per un orto rigoglioso e non inquinato dalla credulità
Riprende, dopo la pausa estiva, il percorso di scrittura creativa l’Orto delle Parole.
Dall’ ABC sulle parti salienti di un racconto (trama, protagonista, stile…), ora si passa alla “pratica”, insomma i semi sono in procinto di esplodere in tutta la loro creatività.
Insieme penseremo ad un progetto da sviluppare a più “penne” un po’ durante il corso, un po’ via web, un po’ a pizze serali mensili.
C’è già una bella idea in discussione: un alieno che sbarca sulla terra, come la vede, come “ ci vede, con che parole si esprimerebbe?
Poi un’altra novità, forse l’Orto per i prossimi appuntamenti si sposta in centro città… Ti ho incuriosito? Allora ti aspetto a Marghera!

ciao Cathia (la foto è mia!)

 
PASSEGGIATA LAICA A VENEZIA: UN PIACEVOLE SUCCESSO!

Che giornata meravigliosa con Venezia illuminata  da un bel sole e la colorata ressa umana in movimento...

e in mezzo c'eravamo anche noi con i nostri cartelli preparati apposta per il XX Settembre!

Foto, sorrisi, bei discorsi e splendidi intermezzi culturali dei due relatori, Mario Isnenghi e Marina Maruzzi, davanti ai monumenti  più rappresentatvi di un percorso ideale e storico e ad ostatocoli di laicità ! Da Paolo Sarpi a santa Fosca fino al Garibaldi a Castello e alla trattoria che ci ha lietamente ristorato!

Poi la regata del XX Settembre (e qualcuno poi "ha festeggiato" anche con la manifestazione contro le grandi navi).

Le foto belle sono tante, ho dovuto sceglierne una eccola ed è proprio una passeggiata "un ponte e na cae"!

Ciao e grazie a tutti i partecipanti, ai relatori e a tutta la città!

cathia

 
XX SETTEMBRE, UNA RICORRENZA LAICA E ANCHE SORRIDENTE!

:-) cIAO!

 

 
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