Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - Circolo di Venezia
Circolo UAAR di Venezia
  • SEDE DEL CIRCOLO UAAR DI VENEZIA, e indirizzo postale , via Napoli 49/a 30172 MESTRE
    aperta il giovedì dalle 17,00 alle 19,00, clicca qui per vedere la cartina
  • SEDE INCONTRI UAAR A VENEZIA, Dorsoduro 3687 (Campo Margherita) - 30123

INCONTRI SEMPRE APERTI ALLA CITTADINANZA,
per date vedi Programma qui in alto. Per informazioni 331 133 1225 (no sms) oppure venezia@uaar.it e per chiedere di ricevere le nostre news scrivici a info@uaarvenezia.it

 

GAZEBO Settimana Anticoncordataria SAC 15.02.14 Piazza Ferretto Mestre

Continua la settimana Anticoncordataria SAC  del circolo Uaar di Venezia

SABATO 15 FEBBRAIO 2014

ORE 15-19 CI TROVATE IN PIAZZA FERRETTO A MESTRE, CON I NOSTRI MATERIALI INFORMATIVI PER QUESTO SPECIALE EVENTO.
VENITE A TROVARCI, CIAO 

 
LA SCUOLA PUBBLICA - al Candiani venerdi 14 febbraio.

Riprendiamo con gli appuntamenti della
SETTIMANA ANTICONCORDATARIA
organizzati dal circolo UAAR di Venezia

VENERDI' 14 FEBBRAIO ORE 17,30 A MESTRE PRESSO IL CENTRO CULTURALE CANDIANI

LA SCUOLA PUBBLICA

che non può essere una scuola confessionale.
I soldi di tutti alla scuola di tutti.

Contro le elargizioni dello Stato e degli enti locali verso la scuola privata che la Costituzione vieta. Ne parleremo con Roberto Grendene dirigente nazionale Uaar che ha fatto parte del  comitato art. 33 che ha promosso e vinto, nella città in cui vive, il referendum cittadino per la scuola pubblica del maggio 2013 a Bologna.
I cattolici non hanno dubbi: i costi della scuola paritaria per alunno sono anche 14 volte inferiori a quelli della scuola pubblica. Ma c’è di più perchè la scuola paritaria garantirebbe la libertà.
Una libertà però a senso unico difficile da spiegare a quei genitori, magari di altre religioni o addirittura atei e agnostici, costretti a iscrivere i bambini in una scuola d’infanzia cattolica perché di scuole statali non ce ne sono o i posti sono esauriti.
La libertà per le scuole paritarie esiste ed è garantita dalla Costituzione all’art. 33, purché “senza oneri per lo Stato”.
Eppure lo Stato spende per le scuole paritarie, e spende molto: le varie prebende sembrano piovere “dal cielo” e arrivano in mille rivoli, grazie anche alla benedizione della legge 62 del 2000, dalla Regione, dai Comuni, e poi ci sono altre facezie come i buoni scuola, il mancato pagamento dell’IMU sugli edifici, gli sponsor (sì gli sponsor!).
Ora andiamo ai costi dl personale: il personale insegnante delle scuole paritarie sembra sia piuttosto malpagato ma “subisce” perché poi gli anni valgono per le graduatorie delle scuole pubbliche!  E poi c’è il lavoro delle suore che grazie alla marcata differenza di genere praticata dallo Stato Vaticano, non hanno stipendio. I bambini e i ragazzi pagano una retta. La qualità dell’insegnamento (i dati sono dell’OCSE, della Fondazione Agnelli e dello stesso  Ministero dell’Istruzione) è scarsa.  Nelle scuole paritarie spesso è scoraggiato l’ingresso ai disabili che, si sa, costano un sacco con l’insegnante di sostegno e le attrezzature dedicate.
Intanto la scuola pubblica versa in cattive condizioni economiche, la coperta è corta e tanti sono i miliardi di finanziamento spostati in questi anni alla scuola privata. I politici (che nel frattempo  utilizzano soldi pubblici per pagare gli insegnanti di religione e acquistare crocefissi!), recitano lo stesso mantra dei cattolici: “la scuola privata costa meno”, per cui meglio utilizzare quella per risparmiare.
Ma ci sono delle cose che non si possono comprare e che sono inderogabili come la scuola pubblica gratuita, la scuola di tutti, la fucina del futuro.
Le scuole private invece si pagano e rappresentano sempre progetti educativi di parte, specie se confessionali. Le scuole pubbliche e quelle private non sono e non possono essere intercambiabili.
I cittadini che lo vogliono sono liberi di destinare soldi a istituti meno competitivi di quelli statali e di iscrivervi i loro figli.
Per tutti gli altri la libertà è la scuola laica e pubblica.

 
SOLIDARIETA' ALLA CONSIGLIERA SEIBEZZI CONTRO TUTTE LE DISCRIMINAZIONI DA UAAR VENEZIA

 

ABBIAMO INVIATO QUESTA LETTERA AL SINDACO DI VENEZIA,

AI CONSIGLIERI COMUNALI E AI GIORNALI.

Chi ha paura dell’arcobaleno?


Dopo l’innocua parola genitori che comunque ha evocato i fantasmi della fine della famiglia tradizionale, a Venezia, oggi, un piccolo uovo  e dei bambini gialli e blu mettono  paura a un orso, ad alcuni suoi amici e a un signore con un vestito lungo che ci mette bocca.

Possibile risultato: i libri vengono levati di mezzo ed  anche la delega per tutelare le non discriminazioni della  consigliera Camilla Seibezzi.

Una brutta fiaba con un pessimo finale,  purtroppo già sentito, e in tempi cupi.

Il Circolo UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti,  di Venezia esprime ferma solidarietà alla consigliera delegata e al suo operato.

Certo non possiamo sapere se la Seibezzi  abbia ottemperato a tutti i passaggi burocratici per l’acquisto e la distribuzione dei libri  “incriminati”, cioè una cinquantina di lavori per bambini in cui gli autori hanno fatto attenzione –cosa che di solito non avviene- al rispetto delle diversità. Siamo però sicuri che l’eventuale lacuna si possa colmare in onore dell’oggettiva utilità di una scelta effettuata contro le discriminazioni.

Sentenzia il patriarca dei cattolici amplificato dai media: “Io quei libri no, non li distribuirei”.

La consigliera di FI ritiene invece l’adozione dei libri un inconcepibile violazione di diritti fondamentali, in quanto il comune di Venezia è “costituito per oltre il 90 % da famiglie di fatto e di diritto eterosessuali, per oltre il 50 % di religione cattolica».

Gentile Moraglia, nessuno obbliga a far entrare quei “libri” nelle scuole confessionali, come nessuno vieta in quelle scuole testi che noi atei e agnostici riteniamo fortemente discriminatori nei confronti ad esempio delle altre religioni, delle donne, degli omosessuali  e dei non credenti.

Gentile consigliera di FI, se i valori che lei ritiene fondamentali sono così fortemente radicati nel territorio cittadino, bene, proprio per questo motivo non si dovrebbe preoccupare di libri per bambini che fanno parte del progetto leggere senza stereotipi. Altrimenti c’è da pensare che sia molto labile l’eterosessualità e la religione dei piccoli veneziani. Basta davvero una paginetta “diversa” e chissà che succede?

Infine, molto semplicemente, vogliamo nascondere ai bambini la realtà e lasciare che la scoprano attraverso i peggiori stereotipi che fin qui hanno creato incomprensione, se non dolore e violenza? Preferiamo fiabe con la mamma in cucina, il papà astronauta e magari lo zia suora? Cosa stiamo veicolando alle piccole coscienze? Forse il peccato da nascondere in privato?

Cari consiglieri che trasversalmente avete votato le mozioni per il blocco dei libri e il ritiro della delega per le politiche contro le discriminazioni a Camilla Seibezzi, caro Sindaco, di cosa avete paura?  Di un mondo arcobaleno? Dove i “maschi” perdono il potere perche si mettono in circolo i ruoli?

Che i cittadini e gli insegnanti non siano in grado di  leggere ai bambini un libro “diverso” e commentarlo insieme con tranquillità, rispettando i valori di tutti che possono essere sì “diversi”, anche etero,  in uno speciale stravolgimento dei ruoli che ci rende tutti più uniti e simili?

Cari consiglieri, caro Sindaco non è un libro così fatto che può turbare il gioco e il sonno dei bambini e neppure i loro futuri orientamenti sessuali, certo la speranza è che li renda più attenti, sensibili e liberi.

Il sonno dei non credenti invece sì, verrebbe fortemente turbato  se si “archiviassero” dei libri con due pinguini maschi, genitori, con in braccio un cucciolo, e soprattutto se venisse ritirata la delega, forse perché  siamo già molto attenti e anche sensibili alle discriminazioni.

Dunque piena solidarietà alla consigliera Camilla Seibezzi, per la sua coerenza e il suo coraggio che, a ben guardare,  sono in  favore di tutti i cittadini.

Grazie per l’attenzione.

IL CIRCOLO UAAR DI VENEZIA

 

 

 
MARTEDI' 12 FEBBRAIO DARWIN DAY A VENEZIA

Secondo appuntamento della settimana anticoncordataria del'UAAR di Venezia

MARTEDI' 12 FEBBRAIO 2014 ORE 10-13 DARWIN DAY ALL'ATENEO VENETO
(in fianco alla Fenice di Venezia)
dedicato soprattutto agli studenti ma anche a tutti gli amanti della scienza:

DALLE CELLULE ALLE STELLE - Giornata di studio
con la collaborazione dell’Ateneo Veneto, ed il patrocinio della Facoltà di Scienze UNIPD e della Municipalità di Venezia.
Presentazione Guido Zucconi (Presidente Ateneo Veneto); Pietro Benedetti (UNIPD) e Franco Ferrari (UAAR).
Guarda che ricco il programma con le RELAZIONI di:
Gerolamo Lanfranchi, UNIPD - Nuovi panorami sul genoma umano dopo il riciclo della spazzatura.
Luca Scorrano, UNIPD - Mantenere i mitocondri in forma: una questione di vita e di morte.
Antonella Vallenari (Osservatorio astronomico di Padova) - La missione spaziale di Gaia: l’importanza di costruire una mappa 3D della Via Lattea.
e alle ore 12,15 - Premiazione del VI° Concorso Internazionale per la Poesia Scientifica dedicato a Charles Darwin

 
SAC PARTENZA A VENEZIA: IL CONCORDATO SPIEGATO DA TEODORI

Primo appuntamento SAC Settimana anticoncordataria UAAR

11 febbraio a VENEZIA, in campo Margherita, ore 17.30: dibattito sul Concordato

 

 

La  festa di una madonna questa volta quella di Lourdes, il giorno in cui nel 1929 Mussolini firma il Concordato con lo Stato del Vaticano “in nome della santissima Trinità” e rinsalda un connubio di poteri che si rinforzano a vicenda: patria e religione. Mussolini rafforza il binomio Stato e Chiesa elargendo denaro e privilegi in cambio di accettazione, insomma il tiranno è l’unto del Signore. Il crocefisso entra –rientra- nelle scuole e negli edifici pubblici e lo Stato si fa credente e la religione si fa di Stato. ( Per i dettagli storici segnalo il sito http://cronologia.leonardo.it/storia/a1929h.htm)

Ci troviamo a Venezia per dibattere insieme questo argomento prendendo spunto da un ARTICOLO DI MASSIMO TEODORI (lo puoi leggere cliccandoci sopra )  su  “Il Corriere della Sera” del 15 giugno 2013 dal titolo più che esplicativo “La Chiesa tutelata dalla Costituzione. Discussione aperta sul Concordato”.

Il Concordato è un laccio che oggi ci costa 6 milardi l’anno www.icostidellachiesa.it e molto di più in termini di ritardo nell’apertura ai diritti civili e della non discriminazione, pensiamo solo alla sofferta conquista del divorzio e alla mancata approvazione del divorzio breve, alla legge sull’interruzione di gravidanza minata dall'obiezione di coscienza, alla odierna mancata tutela delle convivenze di fatto, delle famiglie arcobaleno, della persona con la carenza tutta italiana di una legge sul testamento biologico e l’eutanasia. Pensiamo poi all’ingerenza nella politica, nella scuola, negli ospedali, nel welfare. Infine, i privilegi alla chiesa cattolica sono l’altra faccia della discriminazione verso le altre religioni e verso i non credenti.

Il Concordato tra un dittatore e un papa (anch’egli a modo suo dittatore) è stato ripreso e accolto dalla nostra Costituzione Repubblicana (sigh!) e ribadito nel 1984 (ri-sigh!) dal Governo Craxi.

Ma oramai è palese a molte persone l’incongruenza di una “tutela” alla religione che è diventata un grosso peso economico e che stride riguardo la nuova “apparenza” dello Stato Vaticano, quella del papa dei cattolici Francesco che ha preso, a parole, le distanze dalla ricchezza. Ma nei fatti sembra che nulla stia cambiando, anzi, la"simppatia" del nuovo papa dei cattolici sembra soppiantare la politica.

Insomma, questo Concordato è da abolire o perlomeno da cambiare profondamente per il bene della nostra democrazia.

cathia

 

 

 
SAC SETTIMANA ANTICONCORDATARIA 11 - 18 febbario 2014

UN APPUNTAMENTO LUNGO UNA SETTIMANA PER LA SAC, SETTIMANA
ANTI CONCORDATARIA ORGANIZZATA DAL CIRCOLO UAAR DI VENEZIA

Noi non abbiamo riti, messe, alza bandiere, ma ricordiamo un evento storico e politico oggettivo che nel 1929 e nel 1984 ha segnato l’Italia, e la storia della nostra Repubblica che ancora oggi arranca nel suo percorso verso la  completa laicità dello Stato, con la ferita, non ancora rimarginata, del CONCORDATO con il Vaticano.
L’11 febbraio 1929 Mussolini ha introdotto vari privilegi – e pagamenti - alla chiesta cattolica; il 18 febbraio 1984 con la Revisione del Concordato il governo Craxi ha ribadito molti di quei privilegi e ha perso l’occasione per rendere il nostro Paese più libero dalle ingerenze politiche della religione, che frenano la non discriminazione e i diritti civili, e dai miliardari costi confessionali. Se vuoi arrabbiarti un po’ visita il sito  http://www.icostidellachiesa.it/

E allora ecco la nostra SAC dall’ 11 al 18 febbraio con tanti eventi, riassunti e motivati anche nel bel PIEGHEVOLE, non solo per ribadire malesseri reali, ma anche per manifestare e proporre concrete soluzioni: il superamento del Concordato da tramutare in un semplice accordo internazionale con uno Stato estero come gli altri e, come sempre, la riflessione scientifico-filosofica e critica della realtà.

Partenza!

... clicca qui sotto a destra su "leggi tutto" per vedere in sintesi gli appuntamenti della settimana...

e torna a trovarci su questo sito www.uaar.it/venezia dove troverai giorno per giorno pubblicati gli articoli dedicati ai relativi incontri che sono tutti liberi di non credere e aperti al pubblico.

Cathia

 

 
Il Circolo UAAR di Venezia entra nella Guida e mappa “Cultura Venezia e Murano”

Il Circolo UAAR di Venezia entra nella

Guida e mappa “Cultura Venezia e Murano

Mettiamo un giovane volonteroso e in grado di approntare un sito sulla rete. Mettiamo che sia interessato all’informazione , al turismo e alla cultura. Mettiamo che veniamo contattati quale associazione che “produce” cultura nel territorio…

Tutto questo si è avverato a Venezia. Siamo inseriti nella mappa turistico culturale creata da Christian.

Andate a vedere il sito http://www.veneziacultura.it "Cultura Venezia e Murano" e ci troverete tra le associazioni con due bellissime nostre foto, la prima della passeggiata laica e la seconda con i nostri bei visetti atei, agnostici e sorridenti. C’è la nostra presentazione e poi ci sono tutti i riferimenti per contattarci e anche la mappa per raggiungerci.

Un grazie a Christian! Buon lavoro e chissà che Cultura Venezia e Murano possa diventare un punto di riferimento importante turistico-culturale per la città tutta, i suoi cittadini e gli ospiti.

Il link http://www.veneziacultura.it di "Cultura Venezia e Murano", verrà da oggi ospitato nella nostra pagina Web Link (in alto in neretto vicino a Contatti).

Ps: ah nel sito ci sono anche le chiese, possono venirci utili per gli “sbattezzi” :-)

cathia

 

 
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