OMEOPATIA: SCIENZA PSEUDOSCIENZA O FEDE? Venerdì 11 Aprile al Candiani di Mestre |
UAAR Venezia - Le Strade della Ragione Centro Culturale Candiani venerdì 11 aprile ore 17.30 OMEOPATIA, SCIENZA, PSEUDOSCIENZA O FEDE?
Relatore: FRANCESCO D’ALPA, neurofisiopatologo, condirettore editoriale dell’ATEO, la rivista dell’UAAR; introduce Cathia Vigato Coordinatrice UAAR Venezia, presenta Giuseppe F. Merenda, psichiatra.
La malattia e il dolore, si sa, rendono vulnerabili, e pur di stare meglio si è disposti, a volte, anche a derogare dalla razionalità e dalla scienza non senza affrontare dei rischi per la nostra salute. La conferenza tratta un argomento molto particolare e poco noto, quello del rapporto tra l’omeopatia e la religione. L’indagine del nostro relatore parte da Christian Friedrich Samuel Hahnemann, 1775-1843, (il fondatore dell’omeopatia “similia similibus curantur”), si sofferma sull’analisi delle eventuali evidenze scientifiche, fino a concludere e a delineare il perché l’omeopatia sia da sempre così invisa agli alti prelati cattolici. Eppure Hahnemann aveva una visione filosofica in cui di grande rilievo era la credenza di una provvidenza. La sua forza vitale immateriale è molto vicina al concetto di anima, per agitare le sue preparazioni le batteva su una Bibbia, il rimedio omeopatico non perde efficacia sia pure diviso all’infinito (così come l’ostia consacrata). Ma a ben vedere il nocciolo della questione è una sorta di concorrenza al soprannaturale mal digerita, fluidi contro carismi, esplicitata dalla Chiesa nell’accusa di traviare i cristiani indirizzandoli verso discipline e filosofie orientali non compatibili con la fede. Come dire che il carisma della guarigione può derivare solo da Dio e da nessun altro, a meno che il “diavolo” non ci metta lo zampino. Scrive infatti il noto esorcista padre Gabriele Amorth: “La guarigione che proviene dal diavolo ha lo scopo di generare confusione…” Bene, allora cercheremo di mettere un po’ di ordine dando qualche informazione in più. Essendo meno esposti in quanto non credenti a questi “rischi spirituali” derivanti dalla medicina alternativa, ci interessa di più il paragone di questa, non tanto con le proposte dell’aldilà (miracoli, preghiere, acque, madonne), ma rispetto alla medicina così detta “scientifica”. Un modo, quello della pertinente informazione, per porci in una condizione in cui le decisioni per la nostra salute vengano prese nel modo più razionale possibile. Cathia
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TEATRO: TRIANGOLO ROSA, QUANDO LA DISCRIMINAZIONE E' TRAGICAMENTE INTERNATA. CANDIANI MESTRE 4 APR |
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti,e io non dissi niente, perché non ero comunista Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare."
B.Brecht da una poesia di Martin Niemoller.
Venerdì 4 Aprile a Mestre, Centro Culturale Candiani – quarto piano-
ore 20.30:
Invito a TEATRO contro le discriminazioni e la violenza. TRIANGOLO ROSA, testo e interpretazione di ULDERICO MANANI.
Durata: 2 ore circa, con recitazione – musica – immagine e altri reali (non proiettati), biglietto ingresso 5 euro. Attenzione è preferibile munirsi del biglietto per tempo. Se non puoi passare al Candiani, telefona allo 331 133 1225 o scrivici lo acquistiamo noi per te.
Scrive Ulderico: “Il TRIANGOLO ROSA è il segno più usato nelle casacche degli internati omosessuali nei campi di concentramento del TERZO REICH. Il testo è una sezione che apre ed analizza tutti gli organi del corpo politico-sociale che esegue l’azione del “risanamento razziale” eliminando tutte le forme definite estranee. La struttura portante è una documentazione precisa delle posizioni assunte da scienza medicina, psicologia, religione, codice penale, filosofia, ... nei confronti della cosiddetta “devianza sessuale”. Il presupposto è quello di non circoscrivere l’argomento ad un ristretto arco di tempo ma di vederlo nelle sue radici profonde dalle quali traggono nutrimento l’irrisolto e le difficoltà attualmente presenti. Vengono presentate anche alcune testimonianze dei pochi sopravvissuti che affondano lo sguardo nel vissuto più concreto che annoda la sofferenza dello spirito a quella della carne. Sono sguardi aperti sulle forme del dolore presente oggi. La forma è quella del teatro fatto di documento e spiritualità teso alla comunicazione ed alla riflessione più profonda rispetto ad altre modalità.” Un po’ di storia (triste): Nel 1919 il Dott. Magnus Hirshfeld (ebreo e omosessuale) fondò a Berlino considerata una città liberale e aperta, in uno dei quartieri più belli, l’Istituto di scienze sessuali. Il 6 maggio 1933 l’Istituto sarà devastato e distrutto dai nazisti e i diecimila volumi della sua vastissima biblioteca verranno ammucchiati in strada e bruciati. Subito dopo essere stato eletto, il 30 gennaio 1933, Hitler aveva infatti messo fuori legge tutte le associazioni gay e lesbiche conosciute, che contavano circa due milioni di iscritti, stroncando e riducendo alla clandestinità una cultura fiorita nella relativa libertà degli anni ’20, nei salotti, nei pub e nei caffè di Berlino, Amburgo, Monaco, Brema ed altre città tedesche.
Il 28 giugno 1935 viene promulgato il Paragrafo 175, una legge antiomosessuale che derivava da una vecchia disposizione prussiana, in base al quale diviene perseguibile persino l’espressione di un desiderio o di un stato d’animo. La repressione è diretta anche alle "fantasie sessuali”. Qualunque accenno verbale, o scritto, che evocasse un legame o un rapporto omosessuale, comportava infatti l’internamento in un Lager.
E si arriva così al piccolo triangolo rosa (per le lesbiche nero) cucito sulla casacca, per distinguere, tra i deportati nei campi di concentramento nazisti, gli omosessuali, internati per le loro “fantasie sessuali” e condannati in quanto “socialmente aberranti”. I gay minavano le fondamenta di uno Stato fatto da uomini che tendeva ad una razza superiore e meritarono per questo motivo un trattamento particolarmente crudele. I soldati delle SS li picchiarono, sodomizzarono con oggetti o anche li castrarono. Gli omosessuali venivano isolati dagli altrri detenuti e addetti ai lavori più nocivi e pesanti. Nel campo di Sachsenhausen i soldati si divertivano ad ucciderli innaffiandoli di acqua fredda e facendoli stare fuori al gelo a meno venti gradi. I gay furono inoltre sottoposti a esperimenti dai medici per scoprire il “gene” dell’omosessualità in modo da poterla prevenire nei bambini ariani. Naturalmente, morirono in tanti, quasi tutti, il numero preciso non è dato ma si arriva a stime anche di 600.000 persone omosessuali uccise.
Eppure per lungo tempo, dopo la seconda guerra mondiale, in tutta Europa si è taciuto su queste vittime quasi che la società condividesse le ragioni dei nazisti, d’altronde il crudele paragrafo 175 è rimasto in vigore, in Germania, fino al 1969.
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AAA Atei Agnostici e Assistenza ma solo laica. Riunione a Venezia il 3 Aprile |
Giovedì 3 Aprile a Venezia alle ore 17.30, Campo Margherita
Sede del Circolo: Riunione di Circolo per parlare di ASSISTENZA LAICA.
Un tassello importante l'assistenza laica per delineare la presenza nella società dei non credenti anche in un ambito praticamente monopolizzato dalla chiesa. Negli ospedali, infatti, stanziano gli assistenti religiosi –e costosi- che dispensano ai malati, zelante e, a volte, invasiva attenzione, oltre che la sacra unzione prima dell’eventuale decesso. E per chi non è credente, invece, non è previsto alcun supporto (e la sacra unzione proprio non la vogliamo!). Per non parlare poi dei movimenti per la vita che sono davvero molto attivi , soprattutto verso le donne che hanno preso la decisione di non portare a termine una gravidanza e, immaginiamo che non le supportino proprio tanto ma anzi che le spingano a sprofondare nella cupa depressione del peccato. Poi ci sono le cerimonie laiche, anche queste potrebbero entrare in questo discorso di assistenza laica.
A parlarne con noi verrà Flaviana Rizzi, dell’UAAR nazionale, che a Torino ha vissuto l’esperienza del volontariato nell’ospedale Le Molinette. In questo ospedale l’UAAR è entrato, già da qualche anno, con la sigla AMNC (Assistenza Morale Non Confessionale) e, al pari delle altre associazioni, fornisce, con i propri volontari, supporto ai malati.
La riunione è aperta a tutti.
(la foto Reciproco lavaggio del cervello è di S. Arteconi)
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MANIFESTI E NUOVO PROGRAMMA DI PRIMAVERA UAAR VENEZIA |
E' ARRIVATA LA PRIMAVERA CON TANTI NUOVI APPUNTAMENTI CHE TI PROPONIAMO
Eccoci al primo giro di boa fra il primo e il secondo trimestre delle attività del 2014 del Circolo UAAR di Venezia un passaggio che abbiamo voluto segnare con l’AFFISSIONE DI 500 AZZURRI MANIFESTI SUI DIRITTI CIVILI, a Venezia, Mestre, Portogruaro, San Donà, Chioggia, Mirano e Spinea.
Facciamo un breve resoconto dei primi tre mesi del 2014 e un accenno al nuovo PROGRAMMA che sta per iniziare. Gennaio-marzo, tre mesi intensi con argomenti a cui teniamo particolarmente quali i diritti civili, la corretta informazione scientifica, la scuola e la lotta contro le discriminazioni. Proprio su questi ultimi temi ci siamo impegnati nella difesa di due proposte della consigliera comunale Camilla Seibezzi: la prima di inserire nei moduli d’iscrizione scolastici il termine genitori anziché mamma e papà (alla fine accolta dal Consiglio Comunale) e la seconda costituita da alcuni bellissimi preziosi colorati libretti per bambini osteggiati perché aperti a tutti i tipi di famiglie della nostra società attuale. Così abbiamo acquistato qualcuno dei libretti, ritenuti da “certuni” scandalosi e fautori di morte della famiglia tradizionale, e li abbiamo messi a disposizione per la lettura in tutte le ultime uscite pubbliche che abbiamo fatto e che faremo. In Febbraio ci siamo concentrati sulla settimana anti-concordataria 11 feb (1929 Concordato Mussolini) 18 feb (1984 concordato Craxi), sul Darwin Day dedicato alla scienza seguito da 200 interessati ragazzi delle superiori, su un dibattito sulla scuola pubblica (che non può essere confessionale), sul ricordo di Giordano Bruno arso sul rogo il 17 feb 1600, e su una serata bizzarra ma piena di acute riflessioni con i Pastafariani e il loro Prodigioso Spaghetto. A Marzo una chiacchierata su Darwin e cena con Telmo Pievani alla Ragnatela di Scaltenigo, poi non potevano mancare gli appuntamenti dedicati alla donna: un film, due gazebo, un incontro al Candiani su benessere sessuale e salute, e una tavola rotonda ai Caegheri sulla prostituzione. Infine una grande soddisfazione: finalmente il comune di Venezia ha attivato il deposito della DAT Disposizione Anticipata di Trattamento (il vecchio Testamento Biologico) attraverso una convenzione con i notai. Se vuoi i dettagli vieni ai nostri appuntamenti o telefonaci……………… Ma veniamo al nuovo PROGRAMMA, leggilo con attenzione perché non riusciamo a dar conto di tutte le interessanti attività. Ti segnaliamo comunque: - ad Aprile, a Mestre, una serata con il teatro (Triangolo Rosa di Ulderico Manani), un dibattito sull’Omeopatia e un Pic Nic Ateo Agnostico con uova e colomba ma senza religione… - a Maggio si parlerà di reliquie all’ateneo veneto con Guido Barbujani, affronteremo inoltre un “inconsueto” Gesù a Mestre, e il 20 maggio ai Caegheri un appuntamento per spiegare cos’è e come compilare la DAT, vista la nuova disposizione comunale; -a Giugno l’importante assemblea annuale e poi delle SACROSANTE RISATE e cioè una mostra di vignette satiriche, firmate da artisti affermati quali Staino, Altan, Vauro, ElleKappa, Bucchi e molti altri, in esposizione al Candiani di Mestre per due settimane. E durante la mostra che verrà inaugurata da Sergio Staino, altri interessanti eventi collegati alla satira religiosa come la presentazione del libro Oca Pronobis. Infine, prima delle vacanze, il 21 giugno la consueta festa del solstizio d’estate con un gazebo informativo che concluderemo con una cena. (ATTENZIONE il mese di giugno è ancora provvisorio e in fase di aggiustamento, lo troverai definito fra pochi giorni insieme al resto del PROGRAMMA)
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PROSTITUZIONE TRA LUCE E OSCURITA' , A VENEZIA IL 27 MARZO |
Giovedì 27 Marzo alle ore 18,00 a Venezia, Calegheri Campo san Tomà:
LA PROSTITUZIONE
Tavola di discussione con un/una rappresentante del del Comune di Mogliano Veneto (che ha promosso un referendum per riaprire le case chiuse), con Luciana Crovato Boccardi, giornalista, e con Sandro Simionato Vicesindaco e Assessore alle politiche sociali del Comune di Venezia; introduce e modera Cathia Vigato UAAR Venezia.
Legge 20 febbraio 1958, n. 75: art 1 - È vietato l'esercizio di case di prostituzione nel territorio dello Stato e nei territori sottoposti all'amministrazione di autorità italiane.
La legge Merlin, citata tra le norme più importanti delle conquiste di emancipazione femminile, ha ormai più di 50 anni ed è di tutta evidenza, guardando le nostre strade, che non è riuscita a debellare il “meretricio”, e cioè la commercializzazione che una donna, un uomo o un trans fa del proprio corpo dietro un corrispettivo in danaro o altra utilità. Non ha eliminato neppure le case chiuse che esistono e che però dal 1958 sono divenute illegali.
Proprio con uno sguardo rivolto alle strade e al degrado sociale conseguente, ultimamente si fa un gran discutere, soprattutto a livello di enti territoriali, se non sia il caso, a questo punto, di “riaprire le case chiuse" per fare in modo che il mestiere più antico del mondo venga esercitato in un modo più tutelato sia per chi si vende, sia per gli stipulanti di questo particolare contratto, cioè i clienti, e tutto ciò nell’interesse anche del punto di vista sanitario. “Riaprire le case chiuse”, sembra un ossimoro e se ci si pensa bene lo è veramente. Quel “chiuse” deriva dalla legge Crispi del marzo 1888 che vietava di vendere cibo, bevande di qualsiasi genere, di fare feste, balli e canti all'interno dei locali adibiti a bordello. La legge vietava, inoltre, l'apertura di queste case vicino ai luoghi di culto, agli asili e alle scuole e disponeva, inoltre, che le persiane delle case in questione dovessero restare sempre chiuse. Ecco il perché del nome "case chiuse", dunque i bordelli potevano esistere ma di nascosto, al buio, senza enfasi e senza far rumore.
Oggi si vorrebbero riaprire le case di tolleranza, e forse uno dei motivi non esplicitati è ancora quello di “oscurare” presenze scomode, difficili da sostenere nei riguardi di una morale che pare, a onor di cronaca, piuttosto ipocrita alla “luce”, soprattutto, del gran numero di clienti e delle storie tristi e attuali del successo della prostituzione minorile.
Il dibattito tra luce e oscurità è dunque la chiave di volta sul tema della prostituzione e noi vorremmo proporlo in tutta la sua interezza senza falsità o dogmi e nel rispetto delle persone, tutte, che non si possono né schiavizzare nè sfruttare, né obbligare. Neppure il proibizionismo sul sesso però sembra pagare (questa volta è un allusione e non un ossimoro) in termini di rispetto delle libertà. Meglio aprirle allora le persiane e dare luce e aria, e parlare chiaro, per trovare dei modi ragionati e civili di affrontare la questione, o meglio la duplice questione quella dello scambio del nostro corpo e della nostra vita contro denaro, accadimento che in pochi riescono ad evitare.
L’ingresso è libero, seguirà dibattito
Cathiatea
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UAAR GAZEBO VENEZIA - FESTA DI PRIMAVERA 2014 |
VENERDI' 21 MARZO 2014 ORE 10-19 CAMPO MARGHERITA VENEZIA
MARZO è DONNA, Gazebo FESTA DI PRIMAVERA con in visione i libri per bambini del progetto "Leggere senza stereotipi": una giornata contro tutte le discriminazioni, organizzata con l'Associazione SOS DIRITTI. Porteremo i colorati e simpatici libretti per bambini pensati contro le discriminazioni che una consigliera del nostro Comune ha voluto nelle scuole, ma che sono purtroppo tanto osteggiati. Nel pomeriggio li metteremo a disposizione su un telo steso per terra, potremo accomodarci, con qualche buon biscotto, e leggerli insieme con i genitori e i bambini che vorranno venire a trovarci. Vi aspettiamo! Il campo è libero!
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UAAR SEDE VENEZIA presentazione libro DIALOGO DEI PICCOLI SISTEMI |
MARTEDI' 18 MARZO ore 17,30 in SEDE a Venezia Campo Margherita Dorsoduro 3687
dopo la riunione di circolo per mettere a punto il nuovo programma da aprile a giugno 2014,
FRANCO FERRARI DELFINO presenterà il suo libro DIALOGO DEI PICCOLI SISTEMI
Un lavoro dove l'autore immagina un dialogo anacronistico tra tre civiltà: quella antica, greco-romana- veneziana, rappresentata dai Cavalli di San Marco, quella moderna, rinascimentale-veneziana, messa in scena dai Mori della Torre dell'Orologio, quella cristiana-veneziana, interpretata dall'Arcangelo Gabriele del Campanile per una converszione sulla civiltà veneziana. Lo stile letterario della prosa poetica affronta argomenti di spessore culturale con leggerezza simbolica. Le fotografie di Mario Guarnieri, rigorosamente in bianco e nero, istituiscono un dialogo ulteriore tra immagini e il testo poetico, grazie alle relazioni tra i diversi piani narrativi, ai dettagli e ai campi lunghi. Le ricerche storiche per le didascalie di Michela Perrotta costituiscono il fondamento imprescindibile da cui partire per una Conversazione fantastica plausibile. Linguaggi diversi s'intrecciano (della storia, della prosa poetica, delle immagini fotografiche) fino alla necessità di un ulteriore salto linguistico nella traduzione in inglese, a fronte, per istituire un rapporto con la civiltà contemporanea, quasi per verificarne la tenuta culturale. Qui ha inizio una nuova Conversazione civile. L'incontro, come tutte le riunioni UAAR, è aperto anche ai non iscritti
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