GAZEBO UAAR A MESTRE SABATO 13 OTTOBRE DEDICATO AL TB E NON SOLO |

Sabato 13 Ottobre saremo a MESTRE in piazza Ferretto
con un Gazebo informativo (ore 10 – 19).
Forse noi non riusciremo ad occupare tutta la piazza, come farà domenica il patriarca a san Marco-Venezia per la sua messa all'aperto (chissà se paga il plateatico, mah!), ma sul banchetto UAAR a Mestre, oltre a trovare i volantini, alle spiegazioni per lo sbattezzo, i costi della chiesa, i libri e tanto altro, si potrà firmare la petizione per sostenere la proposta di delibera di alcuni Consiglieri Comunali per l’istituzione del Registro dei Testamenti Biologici anche a Venezia, e/o riportare i fogli già firmati (abbiamo superato stasera con l'ultima recentissima uscita le 1300 firme, evviva!). Come sempre il tutto sarà condito dalla simpatia e dalle chiacchiere atee e agnostiche di coloro che vorranno unirsi a Mirco, Vittorio, Patricia, Cathia, Sandro, Fuga….. Insomma è gradita la presenza di tutti voi.
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COMUNIONE E FATTURAZIONE, OVVERO CL E COMP. DELLE OPERE, ALL'OMBRA DI S. MARCO A VENEZIA |

Giovedì 11 Ottobre, ore 18,00 a Venezia ai Caegheri, s.Tomà.
Presentazione da parte degli autori, Canetta e Milanesi, del libro:
“Cosa Loro - I serenissimi della Compagnia delle Opere”.
Intrecci di denaro e di potere all’ombra del campanile di Venezia in nome di una nuova inquietante crociata.
Dopo Legaland, l'affermata coppia giornalistica del Manifesto, Sebastiano Canetta ed Ernesto Milanesi ci presenta una nuova opera d'inchiesta su “Comunione e fatturazione” ovvero CL. «Cosa Loro” è un libro di informazione e di denuncia sulla “lobby di dio” (la Compagnia delle Opere) nel nord est che è profondamente connessa al potente apparato della Chiesa da un lato, e al potere politico dall’altro.
Lobby formato holding, così trasversale da provocare profonde inquietudini anche “a sinistra”. Nessun angolo del patrimonio pubblico è indenne : finanziamenti europei, grandi appalti, sanità, ospedali, scuola e università, formazione, logistica. Da Padova si arriva fino in Lussemburgo, alla «cassaforte» della galassia di imprese e consorzi. A Verona, si intuisce la trama che sconfina nella Lombardia di Formigoni e nel Trentino di Dellai. In nome della “sussidiarietà” si consumano trame e favori tra i sindaci “amici” e gli imprenditori segnalati da Comunione e Liberazione, senza alcun rispetto per la concorrenza leale e tantomeno per l’interesse pubblico e sociale.
L'ingresso è libero DURANTE L'INCONTRO POTRAI FIRMARE LA PETIZIONE PER UN REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI A VENEZIA
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PRIMAVERE ARABE TRA SPERANZE E INVOLUZIONI |

Lunedì 8 ottobre, ore 17,30 - a Favaro in Via Cima Rosetta 19: Dibattito introdotto
da Stefano Vianello su
"Primavere arabe vere rivoluzioni o ennesime involuzioni?"
Il 20 settembre di quest’anno Marco d’Eramo in un articolo sul Manifesto si chiede: “Che fine ha fatto la primavera araba?”. Primavera araba è un termine utilizzato dai media occidentali per indicare le agitazioni cominciate il 18 dicembre 2010 in seguito all’estremo atto di Mohamed Bouazizi che si è dato fuoco per protesta scatenando in Tunisia la rivoluzione dei gelsomini.
Con un effetto domino la protesta si è propagato ad altri paesi del mondo arabo e della regione del Nordafrica. Le proteste "arancioni" utilizzano tecniche di resistenza civile, come scioperi e manifestazioni, talvolta anche atti estremi come suicidi e l'autolesionismo. Inoltre è diffuso l'uso di social network come Facebook e Twitter per organizzare, comunicare e divulgare gli eventi a dispetto dei tentativi di repressione statale.
Gli stati interessati sono dittatoriali e non contemplano perciò le libertà individuali e i diritti umani, inoltre le condizioni di vita della popolazione rasentano la povertà di fronte a una corruzione della macchina statale che crea caste e privilegi. Un’altra causa scatenante è stata indicata nella mancanza di cibo (crisi alimentare) .
Gli effetti di queste proteste hanno portato già un cambio governativo in Tunisia, in Egitto, in Libia e in Yemen. Oggi i Fratelli musulmani governano in Egitto, loro omologhi guidano la Tunisia, mentre gli integralisti finanziati e armati dal Qatar e dall'Arabia saudita controllano la Libia e si preparano a conquistare la Siria, senza contare derive come l'insurrezione islamista in Mali. C’è dunque da chiedersi, e con preoccupazione, se le istanze originarie delle proteste, in questa area geopolitica così particolare e instabile, siano state tradite o mistificate e se il risultato finale per gli abitanti di quei paesi, anche in termini di libertà e diritti, non sia alla fine un’involuzione piuttosto che una primavera di speranze.
L'ingresso è libero
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CONCORSI UAAR: INVIA I TUOI PASSI DI DANZA LIBERA, POESIE E FOTOGRAFIE, ENTRO IL 31/12. |

Entro il 31 dicembre 2012 puoi inviare le tue opere ai CONCORSI UAAR 2012 di Poesia Scientifica, dedicato a Charles Darwin, e di Fotografia on line, “Liberi di non credere”.
Ancora tre mesi per raccogliere e inviare immagini e parole, speciali “prove”, giochi di danza, passo doppio, tra scienza e libertà da dogmi e pregiudizi, alle quali tutti si possono cimentare, svolazzando qua e là, altro che Roberto Bolle e Carla Fracci. Di cosa si tratta?
IL CONCORSO DI POESIA (5a edizione). Con parole in rima, in decasillabi, o come ti vengono, puoi evocare l’emozione tutta umana della comprensione, a volte entusiasta, a volte dolente, del reale attraverso lo sguardo della razionalità e della scienza. Basta inviare un file con i tuoi versi a
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per entrare nel poetico mondo disincantato, ma autentico, e perciò frizzante e consapevole, del concorso dedicato al grande Charles Darwin. Puoi leggere il regolamento e gustare le poesie delle scorse edizioni, nei rari libretti, su: https://www.uaarvenezia.it/concorsopoesia/
IL CONCORSO DI FOTOGRAFIA (3a edizione). Puoi partecipare con immagini, scatti di un presente, che possono ergersi a simbolo di libertà dalle imposizioni, dalle superstizioni, dalle credenze. Fotogrammi sulla razionalità conquistata, o sulla denuncia delle credenze. Immagini che colgono con ironia il potere dell’irrazionalità oppure, con tristezza, la consapevolezza che ancora in troppi “credono” senza porsi alcuna domanda. Inviaci i tuoi lavori a
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. Puoi leggere il regolamento, vedere le foto via via presentate, votare e seguire le votazioni on line su: https://www.uaarvenezia.it/concorsofoto/
Puoi partecipare ad ognuno dei concorsi, o ad entrambi, come vuoi! Sì, certo, ci sono anche dei premi, due giurie qualificate, ma soprattutto ci siete tutti voi, soci e simpatizzanti, che con le vostre opere, poetiche o fotografiche che siano, darete un contributo reale alla faticosa conquista della laicità, ovvero – scusate la ripetizione ma la parola è troppo bella - della libertà dai dogmi e dalle credenze per comodo, per tradizione o per superstizione, e non è una soddisfazione da poco!. Sul questo sito trovi, in alto a sinistra, due simpatiche icone dedicate ai concorsi, cliccaci sopra per tutte le informazioni, l'archivio dei lavori, e seguire le votazioni on line alle fotografie. Mi raccomando invia i tuoi lavori entro il 31 dicembre 2012!
Sempre libera di non credere e, svolazzando, di scrivere poesie e fare fotografie.
Cathia
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CINEFORUM A MARGHERA: PARLA CON LEI di ALMODOVAR |

MERCOLEDI 26 SETTEMBRE,
ORE 17.30 A MARGHERA,
Via Catene 65.
CINEFORUM: visione di alcune scene del film
“PARLA CON LEI”, (Habla con hella)
di PEDRO ALMODOVAR,
Spagna 2002,-112 minuti-
Il film inizia con un sipario che si apre su uno spettacolo teatrale: è la vita che si dipana tra incontri, casualità, emozioni, dolore e amore. Almodovar ci racconta la storia di due uomini, soli, che nel dialogo reciproco ritrovano un filo di speranza che risulta, al momento, spezzato dal destino di due donne che giacciono in coma nei letti di una clinica.
La tragica situazione porta Marco e Benigno (un infermiere che si occupa nella clinica dei corpi dei pazienti in coma) in un “limbo” di gesti, situazioni, incomunicabilità, difficili e pesanti da sostenere. La storia è insomma quella della difficoltà di chi resta, più muto e addolorato di chi ha di fronte inerte in un letto.
Tutto risulta sospeso, dalla moralità al senso della vita. La clinica è teatro di un mondo particolare dove vivi e non ancora morti si confrontano come in uno specchio.
Abbiamo scelto questo emozionante film per riflettere, ancora una volta sulla condizione dello stato vegetativo e sull’accanimento terapeutico, puntando la lente sulle persone che gravitano, spaesate, spossate, in attesa di ritrovare se stesse, intorno alla totale mancanza dell’altro che non può più donare relazioni e reciprocità. (cathia)
Durante l'incontro potrai firmare la Petizione del Comitato per il Registro dei Testamenti Biologici a Venezia.
L’ingresso è libero, seguirà dibattito
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IL PUNTO SUL COMITATO PER IL REGISTRO TB A VENEZIA: SCARICA LA PETIZIONE! |
Facciamo un po' il punto su come stanno andando le iniziative del Comitato "Decido io sul mio fine vita" per un Registro dei Testamenti Biologici a Venezia, al quale il circolo UAAR di Venezia ha aderito con entusiasmo.
La raccolta di firme è quasi a quota 1000 e tanti sono i moduli ancora in mano di cittadine e cittadini favorevoli a questo biodiritto che stanno raccogliendo firme da conoscenti e amici.
Scarica qui il modulo, cliccando sul link, scegliendo file e poi facendo il download. Stampalo e firma e fai firmare:
https://docs.google.com/file/d/0B7MEXV21MdAgbl9KWHBObzU4Ums/edit
Il sito FB http://www.facebook.com/pages/Registro-Testamento-Biologico-a-Venezia/407636959292963
conta più di 200 contatti e altrettanti MI PIACE.
Il blog di Word Press http://registrotbavenezia.wordpress.com/
comincia a contenere commenti e richieste.
Oggi è stata pubblicata una lettera firmata dal comitato sulla Nuova Venezia, la trovi in FB o WP.
L'appello è: forza diamoci tutti da fare, scarichiamo i moduli della petizione e facciamo firmare tutti coloro che sono d'accordo. Le firme, i mi piace, e tutte le sollecitazioni, saranno girate ai consiglieri comunali e al sindaco di Venezia perchè si adoperino al più presto a votare ed approvare la delibera che istituisce il Registro dei Testamenti Biologici nel nostro Comune.
Ciao cathia TVTB (Ti voglio tanto bene TB a Venezia!)
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20 SETTEMBRE BRECCIA PORTA PIA E MOVIMENTO EMANCIPAZIONISTA |

Giovedì 20 settembre, alle ore 17,30 - Caegheri s.Tomà, Venezia
In occasione della Presa di Porta Pia, conferenza di Liviana Gazzetta, storica,:
"La questione dell'insegnamento della religione nel movimento emancipazionista".
Il 20 settembre 1870 con la breccia di Porta Pia si determina la perdita, da parte del re Pio IX, del suo regno, lo Stato Pontificio. Alle 10 del mattino, dopo ore di combattimento, è il papa in persona a issare la bandiera bianca sulla cupola di san Pietro mentre un bersagliere è il primo soldato a violare il ciglio della breccia: si chiama Federico Cocito, del 12° battaglione. Da lì parte la presa di Roma. Quest’anno l’anniversario verrà ricordato dal nostro Circolo, avvalendosi di Liviana, storica e studiosa, affrontando un tema particolare e cioè quello della questione dell'insegnamento della religione all'interno del movimento dell'emancipazione di fine '800, primo '900.
Le donne “liberate” dalla dittatura pontificia, in un contesto politico ed economico particolare, rivendicavano diritti e libertà nella famiglia e nella società, diritti civili e politici. La prima categoria di donne a organizzarsi fu quella delle "maestre" e, forse anche per questo motivo, il dibattito sull’insegnamento della religione nelle scuole divenne importante base di confronto sul tema più ampio dell’indipendenza di genere, D’altro canto l’eredità dello stato pontificio, con un tasso di scolarizzazione che non raggiungeva neppure il 3%, stava davvero stretta alle donne.
Ci informa Pivato, riguardo l’educazione impartita nelle scuole della dittatura papale prima dell’annessione all’Italia, nel suo saggio “Pane e grammatica” :
" … Per i maschi le materie prescritte erano dottrina cristiana, lettura, elementi di lingua italiana, rudimenti di grammatica latina, aritmetica, calligrafia, principi di geografia e di storia sacra e profana. Le materie dell'insegnamento femminile si restringevano a due: dottrina cristiana e lavori. Una speciale approvazione era poi richiesta per quelle maestre che intendevano istruire le fanciulle anche nella lettura e nella scrittura.”
Sul confronto dell'insegnamento della religione nella scuola si consumeranno negli anni divisioni e prese di posizione e le donne si polarizzeranno in movimenti di diversa estrazione le cui caratteristiche sono ancora oggi riscontrabili. L’ingresso è libero, seguirà dibattito con il pubblico.
cathia
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