RIMINI: UN CONFRONTO TRA I CIRCOLI UAAR (con gelati e bandiere) |
 
Da Venezia, siamo andati a Rimini! In cinque: Marina, Cathia, Claudia, Dario e Vittorio.
La meta: l’assemblea 2012 dei coordinatori dei Circoli UAAR indetta tra sabato e domenica ( tra gelati e bandiere* …). L’UAAR sta benone. Il dibattito è stato interessante e ha toccato validi argomenti.
Abbiamo cominciato con la gioventuù...con i premi di laurea UAAR 2012, attribuiti 2 belle tesi “giuridiche” vertenti –vado a memoria ho perso gli appunti- sugli articoli della costituzione dedicati al concordato e sulla questione dei simboli religiosi nei luoghi pubblici, ed a 1 su un argomento storico-umanista: un libero pensatore chissà come mai “oscurato” .
E poi, un fluire di iniziative, idee, confronti tra i circoli UAAR di tutta Itlaia.
Tra le tante cose curiose l’appello ad un uso più attento del linguaggio proposto da UAAR, una sorta di traduzione dei fraintendimenti della “controparte” : ad esempio “i movimenti per la vita” diventano “movimenti contro l’autodeterminazione degli individui”; “libertà di religione” da ampliare in “libertà di religione e dalla religione”. Esercitiamoci tutti!
Inoltre è stato proposto un Manifesto d’intenti UAAR.
I circoli sono stati “rovesciati come calzini”: ruoli, attività, adempimenti è stato tutto spiegato a puntino.
Si è parlato tanto anche di cerimonia laiche, saluto di commiato compreso, dei costi della chiesa, dell'ora alternativa a quella di religione e molto altro, impossibile fare un riassunto (ma se vuoi saperne di più visita la sezione LAICITA' del sito UAAR nazionale).
Poi è stato affrontato l’argomento dell’eliminazione delle province e della possibile variazione dell’assetto territoriale in relazione ai circoli UAAR.
Alla sera del sabato è stato presentato un bellissimo corto (45 minuti) interpretato da soci UAAR in cui l’argomento dell’ateismo, agnosticismo e dei rapporti con la società è stato trattato in un modo approfondito ma semplice e affabile per una divulgazione adatta anche ad un grande pubblico (“Per l’amor di dio” di Vito Robbiani). Grandi gli "attori" (la parte è stata eseguita con vera passione atea!), la regia e la fotografia. Per ora è stato premiato con tanti applausi ma mi aspetto che si fregerà di qualcosa di più.
L’albergo era accogliente e sul mare, bravi gli organizzatori del circolo di Rimini. Le persone presenti, tutti coordinatori e soci, interessanti e preziose nelle loro particolarità.
Non siamo una setta ma tante persone affini in una concezione della società più libera e laica. Evviva!
Abbiamo portato a casa nuovissimi pieghevoli, Atei da collezione e un bel calendario ateo per il 2013 anche se ho espresso qualche perplessità sull’immagine di Ottobre…mi saprete dire le vostre impressioni…, è bello confrontarsi!).
*Ah…i gelati e le bandiere..da una canzone di De Andrè, ma non era proprio estate e così io mi sono mangiata una piadina con lo squaquerone…slurp.
Ciao. cathia
|
|
VENERDI' 2 NOVEMBRE A CAMPONOGARA: UN INVITO IMPORTANTE |

VOLENTIERI PUBBLICHIAMO QUESTO INVITO, L'UAAR SARA' PRESENTE:
Conferenza 02 novembre 2012, “TESTAMENTO BIOLOGIOCO: dignità della persona, facoltà di decidere”
La conferenza si terrà il giorno 2 novembre 2012 alle ore 20.30 presso la sala consiliare del Municipio di Camponogara con ospiti relatori: Mina Welby, Co-Presidente Associazione Luca Coscioni; Felice Casson, Vice Presidente Senatori Gruppo PD, Dr. Alberto Cester Direttore Dipartimento di Geriatria ulss 13, Dr. Gianfranco Vazzoler Primario Ospedaliero Bioeticista PN, moderatore Franco Fois, Associazione Luca Coscioni Venezia.
Gentili amici,
Il Comitato promotore per l’attivazione del registro comunale delle DAT a Camponogara, volendo dar seguito all’iniziativa avviata a giugno 2011 con una petizione tra i residenti per avere il Registro delle DAT a Camponogara, è lieto di proporre, quale occasione di informazione e confronto tra i cittadini, la conferenza pubblica di cui all’oggetto.
Considerata l’importanza e l’attualità del tema del Testamento Biologico, peraltro di imminente discussione in seconda lettura al Senato; preso atto del sentire, della popolazione italiana, all’ottanta per cento favorevole alle Disposizioni Anticipate di Trattamento secondo le più accreditate indagini demoscopiche; rilevata in tal senso la significativa risposta di tanti cittadini anche nel nostro Comune con oltre 600 firme raccolte in un mese a sostegno della proposta di delibera per l’istituzione del registro delle DAT a Camponogara; vista l’effettiva attuazione in tanti Comuni d’Italia, anche nel Veneto l’adozione del registro delle DAT è ormai una realtà in diversi comuni: attivato da tempo a Campolongo Maggiore; a Padova di recente; a Marcon con l’approvazione della delibera che impegna l’amministrazione a redigerne il regolamento; in itinere a Venezia e, probabilmente, altri ancora, auspichiamo si avvii quanto prima, anche nel nostro Comune, una serena e costruttiva discussione e confronto nei gruppi, in commissione e in sede deliberativa.
In tal senso la conferenza in oggetto vuole essere un importante momento di informazione e confronto con i cittadini e loro rappresentanti offerto con generosa disponibilità da qualificati illustri ospiti relatori.
Ci è gradita la vostra partecipazione e vi chiediamo di estenderere l’invito
un caro saluto Comitato per l’istituzione del Registro delle DAT a Camponogara
Caterina De Lorenzi
Denis Sbrogiò
|
25 OTTOBRE DEDICATO AL TESTAMENTO BIOLOGICO CON GAZEBO E INCONTRO AL CANDIANI CON AMATO E CINZIA |
   
Giovedì 25 Ottobre, in piazza Ferretto a Mestre per tutto il giorno, Gazebo informativo UAAR dedicato alla raccolta firme per la Petizione per un Registro dei Testamenti Biologici a Venezia. E nel pomeriggio, alle ore 17, 30 importante appuntamento al Centro Culturale Candiani:
Per dibattere sulla questione “pratica”, etica, ma anche medica, del TB, abbiamo invitato due persone speciali: Amato de Monte, l’anestesista, e Cinzia Gori, la responsabile del gruppo infermieristico, che hanno assistito Eluana Englaro negli ultimi giorni di vita del suo corpo a Udine presso la clinica “La Quiete”.
Dopo quell’esperienza, traumatica, anche per il violento impatto politico e mediatico della vicenda che hanno voluto raccontare in un toccante libro, Amato e Cinzia hanno deciso di attivarsi in prima persona in tutta Italia. Così, pur rispettando i loro inderogabili impegni professionali, corrono trafelati di qua e di là per promuovere non solo un dibattito civile sul Testamento Biologico per una legge che sia adeguata, ma anche, da subito, il Registro dei Testamenti Biologici in tutte le realtà locali, per una conquista di diritti ancora purtroppo negati. Il Testamento Biologico TB, o DAT Dichiarazione Anticipata di Trattamento, dovrebbe essere lo strumento con cui una persona può, mediante un atto scritto, e se lo ritiene, esprimere la volontà di non subire trattamenti sanitari indesiderati nel caso in cui non disponga più delle proprie facoltà intellettive. Si tratta dunque di una questione delicata che investe la sfera dei diritti civili e delle libertà personali inviolabili. L’art 32 della Costituzione sancisce: “…..Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Oggi, le cure mediche di soccorso e di rianimazione, sono in grado di mantenere in vita un “corpo”, seppur privo di coscienza, per molto tempo e può succedere che la qualità della vita e il rispetto di quella che era “una persona” venga oggettivamente meno rispetto alle sue aspettative. Molti sono i cittadini, credenti e non, favorevoli alla possibilità di poter compilare un Testamento Biologico, indicando un fiduciario, che dia loro la possibilità di esprimere la volontà di non subire accanimenti terapeutici, come l’alimentazione e l’idratazione forzata, quando personalmente non potranno negarla. Eppure la legge in approvazione al Parlamento sembra non tenere conto di queste richieste e proporrà nei prossimi mesi alla votazione, in pochi articoli, un testo di legge di testamento biologico che di fatto non permette l’autodeterminazione. Il “vuoto” parlamentare è stato parzialmente colmato, in alcuni comuni italiani, dall’istituzione di un Registro per i Testamenti Biologici dove i cittadini residenti possono datare e numerare il proprio TB con i vari modelli spesso proposti da associazioni laiche e che, al momento opportuno, può essere impugnato per provare la propria volontà. Anche a Venezia potrebbe essere attivato il Registro del Testamento Biologico ma è necessario far sentire, e forte, la voce dei cittadini. L’ingresso è libero ed è previsto il dibattito con il pubblico.
(cathia)
|
CHE DIAVOLO E'? Demonologia e simpatia a Mestre il 24 Ottobre |

NOVITA’ –Il circolo UAAR di Venezia esce la sera il Mercoledi’, il 24 Ottobre alle ore 20.00 – “Che diavolo è ? Excursus di demonologia per scettici”, divertissement, “quasi” teatrale , a cura di Stefano Marullo.
(Alla Trattoria PLIP al Centro Palaplip di Via San Donà 159 Mestre/Carpenedo, comodo parcheggio, fermata del tram “s. Donà” e della linea 2 (da Venezia). Spritz, vino o birra, in atea e agnostica, e simpatica compagnia e, per chi vuole, poi si cena insieme. Un’altra uscita serale del Circolo UAAR di Venezia con un ospite d’onore da brivido: niente popò di meno che il diavolo! Questa incarnazione del male, il diavolo, è un soggetto, un capro espiatorio, che si può incolpare di essere l’istigatore delle azioni più turpi dell’umanità: il peccato originale, la torre di babele, sodoma e gomorra, le guerre (compresa la bomba su Hiroshima Nagasaki), i campi di sterminio, gli omicidi e tanto altro di brutto…(io ci aggiungerei anche l’amianto, le discariche tossiche, la crisi alimentare mondiale, lo sfruttamento dei lavoratori, e perché no, il PIL!). Non è che dentro di noi ci sia insito “il male” , l’egoismo, la sopraffazione, …no…no, noi siamo stati creati puri puri solo con il “bene”…ed è proprio colpa del diavolo se ci comportiamo, da un po’ di millenni, un pochino da infami con i nostri simili e con gli altri esseri viventi e non. Insomma una figura veramente fantastica Satana –è l’altro suo nome perché shatan in ebraico significa l’avversario o il nemico- che ci evita di accollarci in toto delle nostre responsabilità: se nella serata proposta da Stefano riuscirò a conoscerlo, vorrei proprio ringraziarlo, questo signor Diavolo Satana, perchè è un vero tesoro?. Beh, non fate gli scettici adesso, perché per la chiesa cattolica il diavolo esiste davvero ed è anche dotato di libero arbitrio. Era un angelo (asessuato) ed è diventato un maschio (che si accoppia con le streghe) così brutto e cattivo perché si è ribellato a Dio (però a ben pensarci non c’era un altro diavolo che l’abbia istigato…che strano…). Anche oggi sai ci sono gli esorcisti che, a sentir loro, hanno un sacco di lavoro che è veramente duro e pesante specie perché i posseduti (ah! statisticamente le possedute sono molte di più!) comunicano con loro in lingue strane…e non si capiscono. Dunque, ricapitoliamo, se il creatore tutto sa e tutto comprende in se, questo angelo ribelle e disobbediente è opera sua, e il diavolo perciò potrebbe avere lo scopo di metterci alla prova…mmm che bontà…che bontà. Stefano, cercherà di far luce su questa intrigante vicenda e sull’identità di questa figura pelosa e cornuta, cercando di divertirci un po’ e, sono certa, che viste le premesse, ci riuscirà! (la foto è di Ylenia D'Amico) L’ingresso è libero
"Dio esiste o no? Una volta per tutte!" "Una volta per tutte, no!" "E chi si prende gioco degli uomini, Ivàn?" "Dev'essere il diavolo" ridacchiò Ivàn. (Fëdor Dostoevskij, I Fratelli Karamazov)
(cathia)
|
SERATA "LIBERTINA" A MESTRE, IL 17 OTTOBRE CON PANINI E BIRRA. |

NOVITA’ –Il circolo esce la sera il Mercoledi’, il 17 Ottobre alle ore 20.00 il primo di tre appuntamenti alla Trattoria PLIP al Centro Palaplip di Via San Donà 159 Mestre/Carpenedo, comodo parcheggio, fermata del tram “s. Donà” e della linea 2 (da Venezia). Cena o panini, vino o birra, in atea e agnostica, e simpatica compagnia
Il primo incontro con Marina Maruzzi su Ragione e religione prima del secolo dei lumi: “I libertini francesi. Storia protagonisti e temi di una filosofia “contro”.
Il termine “libertino” deriva dal romano libertus, cioè significa servo liberato. Così le sette del “libero spirito" nate nel XIII secolo in Italia, Francia e Germania credevano in una sorta di panteismo e nell’inesistenza del peccato, e praticavano una libertà di costumi, specie quelli sessuali, dando sfogo agli istinti e alla ricerca del piacere fisico. Nel ‘600 con il termine libertini si indicano coloro che si erano allontanati dalla vera fede e che erano caduti nella dissolutezza morale. Stava quindi ad indicare tre significati, sia nel linguaggio comune che tra i filosofi: il libertino era un depravato, un ateo dedito solo ai piaceri del corpo, un filosofo scettico. Una di queste definizioni non escludeva l’altra, anzi autori cristiani sostenevano come un comportamento licenzioso spesso portasse all’abbandono della fede e, viceversa, un atteggiamento di critica o incredulità nei confronti della Chiesa fosse causa di depravazione morale. Il termine inoltre poteva significare "esprit fort", uno spirito forte: una mente che tende all’estremizzazione ma convinta delle sue posizioni. Marina ci racconterà in particolare dei libertini francesi, che con la loro logica e la loro leggerezza passionale, ascoltando più i licenziosi sensi che le regole imposte, riescono a scardinare le strutture mentali dell’epoca puntellate dal potere assolutistico e dai dogmi ecclesiastici. Uomini e donne “d’esprit” con comportamenti audaci, trasgressivi, ironici, che sfidarono i benpensanti del tempo, ma soprattutto il potere rinnovando e liberando la società con anche effetti positivi sulla storia futura. Grazie "libertini".
Cathiatea
|
VENEZIA 16 OTTOBRE: NUMERI MOLTO UMANI E CALENDARIO SCANDITO DAL TEMPO NATURALE |
Martedi’ 16 Ottobre, ore 17.30 presso la Sede di Venezia in Campo Margherita
Riunione di circolo. Seguirà l’interessante presentazione del libro “NUMERI - Esercizio di calcolo combinatorio 1+2+3+...........+n = n(n+1)/2” , da parte dell’autore Paolo Lamon, che si occupa di metodologia della ricerca in campo informatico e di antropologia economica ed è impegnato nella produzione di modelli di studio di economia sostenibile.
Il libro si propone di farci giocare con i numeri e i calcoli combinatori matematici. Il variegato, ma forse neanche tanto, comportamento umano è abbinato ai numeri che rappresentano, dallo 0 al 9, simbolicamente, particolari concetti astratti (ad es.lo 0 rappresenta il vuoto, l’1 il comando, il 2 la falsità, il 3 la perfezione…ecc). Così Paolo, partendo da questi numeri radice, combina e completa fino al 99, deliziose pagine di pura analisi sociologica sulle caratteristiche umane comprendendovi anche molte delle debolezze del nostro contraddittorio esistere e, all’opposto, ben poche virtù. Non c’è nulla di esoterico, i numeri non sono abbinabili alle date di nascita, alle linee della mano, ai pianeti od ad altro …solo leggendo ognuno si riconoscerà abbinato al numero che sentirà più appropriato alla sua indole o al suo carattere, o forse, meglio, vi troverà il suo relativo mondo di relazioni umane e si ritroverà abbinato un po’ a tutta la serie di numeri. Ci offre un gioco prezioso questo libro che ci fa riflettere su quali numeri vorremmo poterci collocare, e su quali vorremmo collocare i nostri simili, per ritrovarci migliori come individui e come esseri sociali. L’autore ci presenterà inoltre il suo “Calendario dei popoli della terra”,una proposta di organizzazione del tempo scandita da un ritmo naturale scevro da ogni tipo di fede e di convinzione non scientifica. In questo bel calendario –anche dal punto di vita grafico- l’attività umana è inserita nel tempo misurato dai fenomeni naturali e non dai ritmi snaturati che noi stessi abbiamo avviato. La possibilità di un equilibrio personale, sociale ed ambientale più consono alla nostra felicità e alla nostra specie passa perciò attraverso un nuovo modo di ripensare il lavoro umano rendendolo non solo meno pressante, ma anche più sostenibile nei confronti della natura (che siamo anche noi!). Insomma un po’ di sana, e atea, decrescita felice :-)
cathiatea
|
IL PUNTO SULLA RACCOLTA FIRME PER IL REGISTRO TB A VENEZIA |
SIAMO A 1700 FIRME!!! IN USCITE DA SETTEMBRE AD OGGI, ANCHE IN BICICLETTA.....FORZA ARRIVIAMO A 2000!
Dopo la valanga di firme per il TB raccolte ieri alla conferenza Casson-Marino-.....oggi abbiamo fatto un bis abbondante anche di entusiasmo con il tavolo informativo di Mestre, malgrado la breve pioggia. Ecco i non tanto freddi numeri:
- raccolte circa 250 firme per il TB e altre 50 portate da soci e simpatizzanti siamo arrivati a 1700 firme (comprese alcune fuori comune);- n. 8 nuovi simpatizzanti; qualche modulo di sbattezzo;
- n. 8 rinnovi 2013;
- faceva un po' fresco: mozzarelle, polpette, tramezzini, mele, dolci, cioccolata e vino a volontà;
- flusso ininterrotto con momenti di ressa e tanta simpatia da parte di tutti i cittadini che si sono fermati al nostro tavolo;
- c'erano in ordine di apparizione: Vittorio, Sandro, Mirco, Fuga, Cathia, Patricia, Gianna;
- domani riposiamo!
ciao Vittorio
|
|
|
|
|
Pagina 91 di 123 |
|