Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - Circolo di Venezia
Circolo UAAR di Venezia
  • SEDE DEL CIRCOLO UAAR DI VENEZIA, e indirizzo postale , via Napoli 49/a 30172 MESTRE
    aperta il giovedì dalle 17,00 alle 19,00, clicca qui per vedere la cartina
  • SEDE INCONTRI UAAR A VENEZIA, Dorsoduro 3687 (Campo Margherita) - 30123

INCONTRI SEMPRE APERTI ALLA CITTADINANZA,
per date vedi Programma qui in alto. Per informazioni 331 133 1225 (no sms) oppure venezia@uaar.it e per chiedere di ricevere le nostre news scrivici a info@uaarvenezia.it

 

UAAR VE - GIOVEDI' 11 FEBBRAIO DARWIN DAY ATENEO VENETO

...ecco il secondo dei tre Darwin Day che il Circolo di Venezia ha organizzato quest'anno e che fanno parte del ricco calendario di eventi che come ogni anno l'UAAR dedica a ricordo della data di nascita di Darwin - Per il calendario aggiornato delle iniziative UAAR nelle varie città visita la pagina: www.uaar.it/uaar/darwin-day

DARWIN DAY 2016 - VIII EDIZIONE
"A SCUOLA DALLA NATURA"

Giovedì 11 Febbraio, ore 10,00-13,00 a Venezia all'Ateneo Veneto
Campo San Fantin (vicino al Teatro la Fenice)

GIORNATA DI STUDIO a cura del Circolo UAAR di Venezia, con la collaborazione dell’Ateneo Veneto, ed il patrocinio della Facoltà di Scienze UNIPD - Saluto: Guido Zucconi (Presidente Ateneo Veneto); Presentazione: Pietro Benedetti (UNIPD) e Franco Ferrari (UAAR).

LO STORICO ATENEO, come è oramai consueto, si riempirà di scienza per le giovani menti. Abbiamo invitato professori, studiosi e ricercatori specializzati e alcune classi di scuole superiori del territorio. E' una bellissima visione sei invitato a condividerla!

RELAZIONI:
Davide De Lucrezia (Ricercatore, Presidente Explora Biotech Company): Il mondo delle proteine mai nate;
Piero Benedetti (UNIPD): Macchine molecolari e selezione naturale;
Stefano Polizzi (UNIVE): Biomimica: a scuola dalla natura;
Dialogo scientifico tra i relatori: coordinato dalla dott. Elisabetta Mutto Accordi

 
UAAR VE - DARWIN DAY FAVARO LETTERE SULLA RELIGIONE DI C. DARWIN

Ci siamo è Febbraio e con Febbraio arriva il Darwin Day, anzi arrivano i tre Darwin Day 2016 che abbiamo voluto dedicare al grande Charles: a Favaro, a Venezia all'Ateneo Veneto e a Mestre Candiani! Insomma siamo trini senza alcuna ingordigia.

Il Darwin Day è una ricorrenza internazionale per celebrare il compleanno di Charles Darwin nato il 12 febbraio 1809. Un personaggio che con la pubblicazione de "L'origine delle specie" ha scombussolato il mondo socio-religioso  di fine '800.
L'uomo e la donna, ha fatto capire a molti il nostro Darwin, non sono stati creati così come si vedono oggi allo specchio, ma sono il frutto di una lenta e molto casuale evoluzione e selezione dall'albero della vita le cui radici si perdono nei primi agglomerati biologici formatisi milioni di anni fa. Animali tra animali, con alcuni organi più sviluppati, altri molto meno. Niente di più, e soprattutto niente Adamo ed Eva!

Ti do conto qui del primo dei tre appuntamenti Darwin Day 2016:

Lunedì 8 febbraio, a FAVARO alle ore 17.30
(in via Cima Rosetta 19, Circolo Arci)
Libroforum dibattito proposto da Moreno Pettenò sul libro
“CHARLES DARWIN - LETTERE SULLA RELIGIONE”
di Telmo Pievani.

«Mi duole dovervi informare che non credo nella Bibbia come rivelazione divina, e pertanto nemmeno in Gesú Cristo come figlio di Dio». Charles Darwin

Darwin era credente? Il padre della teoria dell'evoluzione si riteneva ateo, agnostico o forse teista? E la diceria secondo la quale si sarebbe convertito in punto di morte ha dei fondamenti? Faremo il punto sulla lettura di queste lettere scritte da un Darwin sincero che si confida con gli amici più cari rispetto alle sue considerazioni più intime sull'esistenza di un dio.

Sempre libera di non credere e senza foglie di fico da Eva di plastica, evviva Charles Darwin!

Cathiatea

 
ARCOBALENO E GLORIA MERAVIGLIE DELLA LUCE MESTRE CANDIANI 28 GENNAIO

GIOVEDI' 28 GENNAIO ORE 17,30
presso il Centro Culturale Candiani

CircoloUAAR di Venezia –Le strade della ragione-

“Dall’arcobaleno alla ‘gloria’ – meraviglie della luce e la sua influenza sul clima della Terra”

A cura di Luigi Cavaleri che si occupa di studi e ricerche presso il CNR - Istituto di Scienze Marine ed è un esperto dei fenomeni del moto ondoso (e non solo).

L’arcobaleno ha sempre attratto la curiosità e stimolato la nostra fantasia. Meno noto perché più raro e difficile a vedersi è la ‘gloria’, ovverosia quell’aureola che circonda l’ombra della nostra testa quando viene proiettata su una nuvola vicina. La spiegazione ha richiesto la fantasia di alcuni e l’esperienza di altri, evidenziando ancora una volta le meraviglie del mondo che ci circonda. E’ poi notevole, ma anche facilmente spiegabile, come anche un fenomeno a piccolissima scala, come l’interazione della luce con le goccioline delle nubi, ha un ruolo fondamentale sul clima della Terra. (Luigi Cavaleri)
- clicca sulla locandina per ingrandirla -

 

 
VERGOGNE DA COPRIRE, E' UNA VERGOGNA! I!

Coprire le vergogne.

Il che significa senza metafore, tra l'altro poco azzeccate, coprire le nudità ovvero i sessi.

Penso che il coprire i sessi, le braccia, i peli più intimi, gli odori, può anche starci perchè il coprire  risulta conforme alla "serenità" (leggasi camomilla ) sociale. Per  esempio a scuola, o in ufficio, o in autobus, o in vaporetto, stare tutti nudi, beh...verrebbe probabilmente fuori un putiferio, uno guarda qua, una si attizza di là e così via in progressione alla s, cioè alla sesso. Pensate in vaporetto, la fregola scompaginerebbe tutto l'ordine prestabilito di fermate, orari e anche di timbrature imob e il canal grande recupererebbe la propria identità! Marcuse però ci avvisa: così presi a far altro non si andrebbe più a lavorare...!

Va beh! Capito dobbiamo auto-sedarci, vestiti, lisciati, il più possibile anonimi, è questione di economia, rating e PIL.

Il velo, il burqa per le donne, la barba, i ricciolini, il turbante per gli uomini sono delle modalità che per ora sono a noi  ancora estranee, e, diciamo,  vanno ben oltre  la camomilla, trasformandosi in qualche modo nella mia immaginazione in valium, o peggio in coma farmacologico, e politico.

In un museo  però,  mettere una foglia di fico grande come una scatola, e per di più bianca, alle artistiche nudità, è un gesto che appare gratuito, e un po' anche, a ben vedere, da necrofili o da squilibrati feticisti o giù di lì.

E' un'offesa che sento diretta ed enorme, come cittadina  e come donna. Mi verrebbe voglia, ma davvero, domani, di uscire nuda, così, solo per un senso di libertà e di sfida!

Dove sono -oggi- coloro che solo un mese fa inneggiavano alla nostra tradizione e cultura e che difendevano i presepi! Le statue di origine greco-romanica sono forse da meno delle statuine solo perché scostumate? E i fallici obelischi forse meritano anch'essi una copertura? E quant'altro ancora di questo passo, le gallerie che son buchi fondi e scuri, e per me -che mi han sempre fatto sesso- gli strumenti a corda come i contrabbassi?

Che vergogna, che vergogna, di quelle che ti si rode dentro perché si sente tutta l'inadeguatezza del caso, stavolta davanti al mondo che ride ancora una volta degli italiani! Altro che le "vergogne" che nulla hanno di inadeguato, anzi! Non riusciamo come paese neppure a sostenere le cose più belle che ancora ci sono rimaste, e probabilmente per poco: immagino la prossima privatizzazione dei musei...e l'acquisto da parte di capitale straniero.

Quel capo di stato, per il quale l'Italia ha avuto tanta attenzione, ha già soggiornato in Europa e con le statue e i dipinti di nudità si era evidentemente già incontrato. Se esisteva un problema interno al suo stato che avrebbe potuto in termini politici strumentalizzare le sue foto tra le nudità, poteva evitare il museo, oppure chiedere che i fotografi si allontanassero mentre godeva del lascivo vedere artistico.

In questi giorni pensavo, attenti a quei due ..due rappresentanti di religioni monoteiste che insieme potrebbero farci arretrare in termini di libertà di centinaia di anni (specie le donne ahimè)...e poi scopro che sono tre. Il terzo è lo stato italiano con il cartello vendesi -in offerta- e vende la propria laicità e dignità ancora a chi da poche garanzie in termini di diritti e libertà!- e allora è tutto molto drammatico.

Uno stato dove neppure si riesce a capire di chi è stata la decisione di inscatolare, in barba ad ogni trasparenza amministrativa, che se c'è, vale solo, come sempre solo per i soliti sudditi.

Che tristezza, che sconforto!

Almeno fossero apparse le Femen a scompaginare i reazionari pensieri in filamenti variabili, casuali, e atei, di compressi e densi (da paura) ormoni fluttuanti nell'aria del bel venticello stuzzicarello de Roma,  per provocare al fine per tutti un libertario, pacifico e sorridente big bang!

Cathiatea

 

 
UAAR VE: 26 GENNAIO - IL MEDIO ORIENTE E NOI, CHI HA PAURA DELLA LAICITA'?

MARTEDI' 26 GENNAIO ORE 18,00
CAEGHERI VENEZIA CAMPO TOMA'
IL MEDIO ORIENTE E NOI
CHI HA PAURA DELLA LAICITA'?

A cura di Vera Costantini, ricercatrice di Lingue e Letteratura turca e Storia economica del Mediterraneo presso l’Università di Venezia; introduce Cathia Vigato UAAR Venezia.

Nell’epoca della globalizzazione e, ahinoi, del terrorismo di matrice fondamentalista religiosa è sempre più evidente il collegamento tra l’Italia, l’Europa e quel vario universo culturale e geografico che brevemente sintetizziamo con  Medio Oriente e che consta di ben tre continenti (Asia, Africa ed Europa). Un collegamento a ben vedere antico e fecondo di stimolante reciproca attrazione per lo sviluppo e l’arricchimento generale di rapporti sociali e di scambi economici. Oggi però tutto ciò viene messo in discussione per la paura dell’altro, del diverso. Paura che mette in moto reazioni pesanti di chiusura non solo delle frontiere ma anche nelle mentalità delle persone. Molti insistono su questa paura attizzando posizioni di arroccamento sulla religione cattolica come elemento di difesa della tradizione dell’Occidente. Ma è proprio così? La religione è ancora un baluardo che segna appartenenza, confini e difesa? Analizzando e rovesciando il problema, vogliamo porre l’attenzione su una componente essenziale della società che sarebbe in grado di sedare i fondamentalismi di ogni parte e di ricomprendere, parificandole e svuotandole dell’ingerenza sulla politica, tutte le tradizioni religiose. Dunque la domanda cruciale che ti facciamo è: chi ha paura della laicità?   - clicca sulla locandina per ingrandirla -

Sempre libera di non credere, e sostenere la laicità!
Cathiatea

 

 

 
23 GENNAIO SVEGLIATITALIA LAICA!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una manifestazione bellissima, una sveglia potente diretta, alle 17.00 in punto, a tutti coloro che dormono il sonno anacronistico delle tradizioni e dei comandamenti religiosi! Driiiiiiiinnnnnn sveglia, è ora dei diritti uguali per tutti e della laicità, abbiamo aggiunto noi con grande presenza Uaar in campo Margherita addobbato qua e là con gialli irriverenti cartelli!!

Eravamo in tanti, etero e omosessuali, politici e associazioni, e la mitica chiesa Pastafariana che ha anche "sposato" al momento tutti coloro avessero questo desiderio!  Tutti in piazza a manifestare per un domani dove ognuno possa esprimersi liberamente. Le parole che sgorgavano dal megafano sono state tante, belle e molto sentite...la più gettonata è stata amore senza se e senza ma e senza l'imprimatur degli dei di qualcuno!

Evviva!

cathiatea

 

 
UAAR VE - 23 GENNAIO MANIFESTAZIONE SVEGLIAITALIA CAMPO MARGHERITA VENEZIA

IL CIRCOLO DI VENEZIA, COME MOLTI ALTRI CIRCOLI UAAR E ASSOCIAZIONI,  ADERISCE E PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 23 GENNAIO IN FAVORE DEI DIRITTI CIVILI E DELLE UNIONI DI FATTO CHE PER VENEZIA E' PROGRAMMATA ALLE ORE 16,30 IN CAMPO MARGHERITA

CLICCA SULLA FIGURA LEGGERE IL COMUNICATO STAMPA UAAR

E QUANDO ARRIVI IN CAMPO CERCA I CARTELLI GIALLI COME QUESTO!!



 
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