Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - Circolo di Venezia
Circolo UAAR di Venezia
  • SEDE DEL CIRCOLO UAAR DI VENEZIA, e indirizzo postale , via Napoli 49/a 30172 MESTRE
    aperta il giovedì dalle 17,00 alle 19,00, clicca qui per vedere la cartina
  • SEDE INCONTRI UAAR A VENEZIA, Dorsoduro 3687 (Campo Margherita) - 30123

INCONTRI SEMPRE APERTI ALLA CITTADINANZA,
per date vedi Programma qui in alto. Per informazioni 331 133 1225 (no sms) oppure venezia@uaar.it e per chiedere di ricevere le nostre news scrivici a info@uaarvenezia.it

 

UAAR VENEZIA - IL MITO DI LILITH - a Favaro lunedì 26.05.2014

 
UAAR VE - INCONTRO SULLA DAT (Testamento Biologico) martedì 20 maggio Caegheri Venezia

Eccoci di nuovo in argomento per proporvi,

Martedì 20 maggio ai Caegheri s. Tomà Venezia

un Incontro informativo
"DAL VERO"
sul Registro delle DAT

(Dichiarazioni Anticipate di Trattamento),

finalmente operativo anche a Venezia.

Abbiamo invitato i consiglieri comunali promotori della delibera, un notaio, due medici, una rappresentante dell’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune). La conferenza è stata organizzata per dare informazioni su come si redige e si presenta la DAT. Saranno anche distribuiti dei fac-simili di DAT, con relative istruzioni, elaborate da UAAR Venezia. Il pubblico potrà proporre delle domande e chiarire gli eventuali dubbi. L'ingresso è libero.

 
UAAR VENEZIA - 16 MAGGIO CANDIANI MESTRE - UN INCONSUETO GESU'

Venerdì 16 Maggio alle ore 17,30 a Mestre

Centro Culturale Candiani

Le strade della ragione

UN INCONSUETO GESU’

Le immagini dimenticate nell’arte funeraria del cristianesimo delle origini,

“riscoperte”, commentate ed esaminate anche sotto l’aspetto simbolico da

STEFANO TORCELLAN,

che si definisce  impegnato sul cristianesimo delle origini per esplorarne il punto di vista, oltre che storico, anche antropologico e psicoanalitico.
Si riporta di seguito la sua presentazione: “Un inconsueto Gesù: Sembrano opportunamente tralasciate, dall’immenso repertorio iconografico cristiano, alcune raffigurazioni di Gesù, realizzate esclusivamente nei primi quattro secoli della nostra era, che lo ritraggono in un modo inconsueto e per certi versi irriverente, al punto che esiteremmo a riconoscerlo.
Eppure, i riferimenti evangelici, il contesto filologico, logistico ed iconografico, sciolgono ogni dubbio su queste raffigurazione del Rabbi più famoso della storia, mentre compie tre noti “prodigi”: la trasformazione dell’acqua in vino, la moltiplicazione dei pani e la resurrezione di Lazzaro.
In questo specifico contesto dell’arte funeraria proto cristiana, risaltano almeno due elementi illustrativi “anomali” e di discontinuità rispetto alla produzione artistica dei sedici secoli successivi:
1) i tratti fisiognomici di Gesù, che viene raffigurato come un giovanetto imberbe, vestito alla romana con tunica e pallio.
2) le posture con le quali viene ritratto, in coerenza con l’impartizione dinamica di un comando avvalendosi di una verga, nel momento stesso in cui sembra avvenire il “miracolo”.
Quando, verso la fine del IV secolo, il cristianesimo diverrà “religione di stato” (380), la produzione di queste immagini o la raffigurazione plastica di analoghe tematiche su pietra, legno e vetro, cesserà quasi repentinamente e per sempre, restituendoci l’immagine del Gesù barbuto o dell’uomo maturo, cui siamo abituati a riscontrare.
Nell’incontro del 16 maggio 2014, presso il Centro Candiani di Mestre, alcune di queste immagini “dimenticate” verranno “riscoperte”, commentate ed esaminate anche sotto l’aspetto simbolico  (Stefano Torcellan)”. Seguirà dibattito l’ingresso è libero.
Non mancate!
Sempre libera di non credere
Cathiatea

 
UAAR VENEZIA - IL VELO DA ADAMO ED EVA - In Sede martedì 13 mag 2014

Martedì 13 Maggio alle  17,30 in Campo Margherita

discussione su

IL VELO DA ADAMO ED EVA

proposta da  Alberta Lorenzini

che scrive: "La 'velazione' come strumento originario di controllo e proiezione della mente umana verso una specifica visione del mondo... a partire dalla genesi ebraica per tornare più indietro e lavorare sul mito e la sua frammentazione nel tempo. Temi come questi coinvolgono altre sfere in tutti i tempi, luoghi, e dimensioni dell'esistenza".

Vedo non vedo, estremi dell’abisso umano di simboli, segni, messaggi corporei e non verbali. L’uomo e la donna nascono nudi e da nudi affrontano i  momenti più significativi della loro vita,  il sesso, la cura del corpo,  l’esplorazione del sé attraverso lo specchio dell’altro, ma la sola pelle forse è troppo semplice per il complicato mondo della società che organizza e  ordina le persone segnandole in vari modi con acconciature, trucchi, anelli, collane, vestiti,  cravatta,  cappelli, scarpe, tanto altro e il velo. Questi segni, a volte,  indicano anche una precisa collocazione sociale.

Il velo come seduzione oppure come negazione della sessualità ovvero della conoscenza e della vita; oppure ostentazione di un’appartenenza univoca, si può guardare oltre il velo, mentre agli altri la vista e il possesso di ciò che è sotto il velo  sono inibiti. Il velo come confine tra sfera privata e pubblica. Ci interessa anche il velo come messaggio di rinuncia di identità rispetto al dio, il lutto di sè stessi. Davanti a te dio, io mi copro perché con i miei capelli sensuali, il collo esposto lancio un messaggio di disponibilità agli altri, mentre il mio corpo non esiste più ed è solo tuo.  E il dio, come si sa, oggi è maschio e così il velo diviene sempre più spesso strumento contro la disponibilità e la libertà della donna, ma a ben vedere, anche dell’uomo.
Seguirà dibattito, l’ingresso è libero (la foto è di Francesca Errichiello)

Cathiatea

 
VENEZIA GAZEBO UAAR VENERDI’ 9 MAGGIO PIAZZALE ROMA

eccola qua, una immagine dell’allestimento del gazebo tenuto venerdì 9 maggio in Piazzale Roma a Venezia. Un tavolo dedicato soprattutto ai diritti civili ma anche ai costi della chiesa ... proprio oggi abbiamo trovato su Repubblica, esposto e commentato con chi ci è venuto a trovare, un paginone a pagamento in cui la Chiesa fa il resoconto di come ha impiegato l’abbondante miliardo di euro percepito ogni anno dal 2010 al 2013 con il perverso sistema dell’8 x 1000. Pochi conti per vedere che solo 240 milioni (il 23%) del miliardo sono stati impiegati per “la carità”...il resto è servito per opere di culto (...) e sostentamento dei sacerdoti.
Il resoconto: Giornata bella, tanti turisti frettolosi fra i quali sono emersi magicamente dei cittadini molto interessati, tre si sono iscritti e sei hanno lasciato l’indirizzo per ricevere le nostre news.
Grazie in ordine di apparizione a Sandro, Mirco, Vittorio, Cesare, Puccio, Enrico, Cathia e alla frizzante Venezia che ci ha ospitati :-)

 
LUNEDI' 5 MAGGIO PRESENTAZIONE LIBRO "LASCIA STARE I SANTI" DI GUIDO BARBUJANI ALL'ATENEO VENETO

Lunedì 5 Maggio, a Venezia alle ore 18,00 presso l’Ateneo Veneto (vicino il Teatro La Fenice)  Presentazione del libro

LASCIA STARE I SANTI
Storia di reliquie e scienziati

a cura dell’autore Guido Barbujani, introduce Riccardo Calimani.

Don Bosco è passato a Venezia pochi mesi fa con molto clamore. Più precisamente non si trattava dell’intero santo ma della sua mano destra, cioè di una reliquia, contenuta in un’urna simil don Bosco da mostrare al pubblico che tra cassa e carrello pesava ben 1300 Kg! Alla faccia del km 0 e dei costi di trasporto la reliquia viaggerà e si mostrerà come una diva in tutta Europa.

Le reliquie si sa fan religione in quanto oggetti di venerazione (a dire il vero dal sapore un po’ dark, un po’ sado-maso e anche un po’ zombie per quella cosa della resurrezione dei cadaveri). Le reliquie fanno anche spettacolo e consumo e richiamano molte persone credenti, curiose e superstiziose, che sono disposte a spendere tempo e denaro per un breve sguardo o un tocco che sa di sacro sul sangue di san Gennaro, le spoglie dei re Magi, la mammella di sant’Agata (ma ci sono sparse in Italia molte altre parti della santa che pare sia stata divisa in quarti e sottoquarti per la gioia dei credenti), il piede di santa Caterina, il prepuzio di Gesù, la sindone, oppure molto altro (se ti interessa dai un’occhiata qui alla lunga lista delle reliquie su wiki http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_reliquie).

Chi detiene una reliquia, che sia un paese, una parrocchia o un privato, possiede un piccolo tesoro che può far arricchire. Le reliquie anche per questo motivo sono state sempre oggetto di trafugamenti e bottini di guerra. La certezza che “il pezzo” sia realmente autentico e perciò sacro - ovviamente per chi ci crede -  però non è data viste le incredibili provenienze, i viaggi, il mercato nero,  i doppioni, i mistificatori, e quant’altro: insomma, alla fine la venerazione è molto spesso questione di fede –e di suggestione-!

Succede che nel 1998 a Santa Giustina di Padova un vescovo voglia vederci chiaro su dei resti di uno scheletro senza testa, che potrebbero essere attribuiti nientemeno che a Luca evangelista! Intorno a tante preziose ossa chiamerà storici, filologi, archeologi e anche di uno scienziato scrittore e divulgatore, Guido Barbujani (tratto caratteristico non credente dichiarato), genetista delle popolazioni, per analizzare il DNA della presunta sacra reliquia. Da Santa Giustina di Padova parte dunque il libro -bella la copertina con un microscopio con l’aureola-  che ci presenterà l’autore e che narra non solo del suo viaggio in Siria, ad Aleppo, alla ricerca delle origini del santo, ma anche  della sua avventura intellettuale alla scoperta di un mondo tra il razionale e l’irrazionale, tra interessi e devozione all’interno di una religione monoteistica in cui il paganesimo, il politeismo e l’animismo probabilmente non sono mai scomparsi. E la reliquia? Era proprio Luca? E la testa dov’è finita? Aiuto, chissà!  L'ingresso è libero.

Guido Barbujani è genetista e scrittore, ha lavorato alla State University of New York a Stony Brook (New York) e alle Università di Padova e Bologna. Dal 1996 è professore di genetica all’Università di Ferrara. Tra i suoi libri più noti Dilettanti. Quattro viaggi nei dintorni di Charles Darwin e Sono razzista, ma sto cercando di smettere (con Pietro Cheli). La sua ultima opera è Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e scienziati (Einaudi).

Riccardo Calimani è uno scrittore e storico italiano, conosciuto soprattutto come storico dell'ebraismo italiano ed europeo.

Cathiatea

 
GAZEBO INFORMATIVO DOMENICA 27 ALLA FESTA SCARPE ROTTE

Domenica 27 Aprile a Mestre,

al Forte Marghera

–ore 11.00 – 18.00- Gazebo informativo UAAR in occasione di SCARPE ROTTE.

 

Il nostro tema sarà come sempre la libertà di non credere e  i diritti civili e in particolare l’informazione sulla DAT (Testamento Biologico) ora possibile anche a Venezia dove è stato istituito un registro comunale. Ti allego una DAT elaborata da UAAR Circolo di Venezia e il pieghevole che distribuiremo.


Cos’è SCARPE ROTTE: è una festa che accompagnerà la città dal 24 Aprile al Primo Maggio offrendo un programma di proposte e opportunità  che uniscono e aggregano tante persone che  non amano l'omologazione e il sopruso; in tanti a reclamare una rinnovata stagione di diritti, valori e solidarietà. Qui trovi il PROGRAMMA DELLA FESTA.


 

 
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