Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - Circolo di Venezia
Circolo UAAR di Venezia
  • SEDE DEL CIRCOLO UAAR DI VENEZIA, e indirizzo postale , via Napoli 49/a 30172 MESTRE
    aperta il giovedì dalle 17,00 alle 19,00, clicca qui per vedere la cartina
  • SEDE INCONTRI UAAR A VENEZIA, Dorsoduro 3687 (Campo Margherita) - 30123

INCONTRI SEMPRE APERTI ALLA CITTADINANZA,
per date vedi Programma qui in alto. Per informazioni 331 133 1225 (no sms) oppure venezia@uaar.it e per chiedere di ricevere le nostre news scrivici a info@uaarvenezia.it

 

Giovedì 15 Dicembre a Venezia-Ateneo Veneto "Il Diluvio Universale"

Giovedì
15 Dicembre, alle ore 18.00, a Venezia,
l’oramai
tradizionale incontro
all’Ateneo Veneto, Aula Magna, per una conferenza
tenuta da Amos Luzzato, Biblista, e Amedea Lo Russo, psichiatra, su “Il Diluvio
Universale”.



L’analisi delle scritture relative alla famosa alluvione
catastrofica viste con gli occhi disincantati e critici dei due autorevoli
relatori. Temi importanti come la disobbedienza, il peccato, la punizione, la
salvezza del giusto, la distruzione di civiltà a causa di eventi naturali, la
paura della morte e della fine del mondo, saranno affrontati partendo dal mito
biblico del diluvio universale.
L’eccezionale accompagnamento musicale
di Massimo Contiero
ci coinvolgerà in un’atmosfera feconda per
riflessioni culturali e artistiche. Presenta e modera Franco Ferrari.
(l’Ateneo si trova vicino al Teatro La Fenice). A seguire, per chi
ha prenotato, la fantastica occasione per stare in atea e sorridente compagnia alla
cena organizzata per le ore 21.00 alla Trattoria Al Nono Risorto

 

 
Lunedì 12 Dicembre, a Favaro in Via Cima Rosetta 19,ore 17.30, CINEFORUM film "Brian di Nazareth"

 

Lunedì 12 Dicembre, a Favaro in Via Cima Rosetta 19, alle ore 17.30, CINEFORUM
film "Brian di Nazareth"
a delegazioni unificate Marghera & FavaroCON BRINDISI FINALE

Visto il gradimento ottenuto e il particolare periodo festivo, riproponiamo la visione di alcune scene, e la discussione, del film satirico Brian di Nazareth (1979) del famoso gruppo inglese Monty Python che ha la caratteristica di saper coniugare la comicità e la trasgressione ad una fine riflessione culturale sulla relatività degli eventi. Il film inizia con la nascita di Brian  in una grotta contemporaneamente, e accanto, a quella di Gesù.  Per questo motivo viene scambiato dai Re Magi per il Bambino che cercano e gli offrono i doni , ma accortisi presto dell'errore, tornano a riprenderseli. Negli anni a seguire le vicende di Brian si intersecano con quelle del messia confondendosi in un crescere di dissacrante comicità. Il film è stato spesso tacciato di blasfemia e ha suscitato scandalo per il tema trattato e per un nudo integrale frontale maschile, che ha ritardato di ben 12 anni la sua uscita in Italia. Il doppiaggio in italiano è riuscito a conservare gran parte del potenziale comico della pellicola, aggirando efficacemente l'impossibilità di tradurre letteralmente dall'inglese i giochi di parole profusi nel film. Da quest’opera il nome del premio assegnato ogni anno dall’UAAR alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

 
Martedì 6 dicembre a Venezia, ore 17, “I limiti del dogmatismo, base di ogni religione"

Dopo la consueta Riunione di Circolo, “I limiti del dogmatismo, base di ogni religione” a  cura di Dario Berti.
Qui di seguito la presentazione di Dario alla sua relazione:
“Esistono due approcci fondamentali al sapere: uno autentico, l'altro inautentico. L'approccio autentico mira alla conoscenza fine a se stessa della verità, l'approccio inautentico subordina la conoscenza della verità a una molteplicità di bisogni inconfessabili. L'approccio autentico obbedisce solo al tribunale dei fatti, l'approccio inautentico è fondamentalmente refrattario ai fatti. L'approccio autentico è quello razionale, quello inautentico è il dogmatismo. Nonostante le differenze tra l'approccio razionale e quello dogmatico appaiano chiare sulla carta, in realtà è molto facile confondere i due ambiti. Spesso accade, infatti, che una stessa produzione culturale, nata in seno al pensiero razionale, possa successivamente transitare sotto l'ala del dogmatismo. Nel mio intervento cercherò di tracciare il sottile confine che separa il dogma dalla ragione.”

 
GIOVEDI' 15 DICEMBRE SEI INVITATO A CENA!

 

Giovedì 15 dicembre alle ore 21.00, dopo la conferenza, ormai tradizionale, tenuta da Amos Luzzato (biblista) e Amedea Lo Russo (psichiatra) all’Ateneo Veneto ore 18,00 su “Bibbia e Psicoanalisi - Il diluvio universale", ci ritroviamo, ovviamente anche se piove, "in una buona trattoria a Venezia, per la conviviale cena di fine anno. Una cena speciale  come tutti gli atei e agnostici partecipanti soci e simpatizzanti UAAR.
Il menù
ANTIPASTO DI PESCE (baccalà mantecato, sarde saor, polipetti......e saltata di cozze e vongole)
RISOTTO DI PESCE
FRITTO CON POLENTA
SEPPIE AL NERO CON POLENTA
CONTORNI
SGROPPINO
CAFFE'
VINO DELLA CASA
ACQUA MINERALE
Costo 30 euro;
i posti sono limitati e da prenotare al più presto a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. o tel. 3272296505

Per chi fosse vegetariano o altre necessità contattateci in modo da poter avvisare la cucina per tempo.

 
GIOVEDI’ 24 NOVEMBRE, ore 17.30 a VENEZIA, "CHI E’ PERSONA?”

a VENEZIA, ai CALEGHERI, Campo Tomà,

"CHI E’ PERSONA?”

A cura di Gianfranco Vazzoler primario ospedaliero, bioeticista; introduce e modera Marina Maruzzi coordinatrice UAAR Venezia

Qual’ è la caratteristica che qualifica la vita di un essere umano degna di essere vissuta? La libertà, la coscienza, l’essenza stessa del nostro esistere, la possibilità di viverla fisicamente e mentalmente? Le domande in questione sono molto importanti perché pongono problemi etici delicati e gravi rispetto alle problematiche non solo del fine vita, ma anche a quella dell’inizio vita e di coloro, al lato estremo del ragionamento, che non posseggono tutte le facoltà mentali e/o fisiche. Il “cogito ergo sum” di René Descartes è ancora un concetto stimolante che fa riflettere sulla nozione stessa del definirsi esseri umani/persone, ma, alla luce dei recenti sviluppi della medicina e della biologia che intervengono pesantemente sulla possibilità di vita, ha bisogno di essere quantomeno ridefinito oltre che ampliato.L’ingresso è libero.

 
MERCOLEDI’ 23 NOVEMBRE, ore 18.00 a Marghera VISIONE SEQUENZE E DIBATTITO FILM DECAMERON di PASOLINI

Marghera, Centro Civico via Catene 65

VISIONE SEQUENZE DEL FILM DECAMERON

Questo mese ti proponiamo la visione del film di Pier Paolo Pasolini, Decameron, del 1971. Il famoso regista riprende nove racconti di Giovanni Boccaccio, il grande poeta e narratore del Trecento, ambientandoli a Napoli e dintorni. Cinque dei nove racconti sono "licenziosi", cioè l'erotismo vi ha il sopravvento. Un sesso sempre vitale, naturale, quasi ingenuo, ma molto trasgressivo come nell’episodio dell’ ortolano si finge scemo e sordomuto per mettersi al servizio delle monache del convento, tutte curiose di sperimentare le delizie che possono derivare dal giacere con un uomo, salvo poi gridare al miracolo quando questi cessa di essere muto o in quello in cui Gemmata viene posseduta, sotto gli occhi del marito, da don Gianni che furbescamente dichiara di star mettendo in atto un incantesimo per trasformarla in cavalla. Il film scatenò per queste scene circa ottanta denunce per pornografia e fu oggetto di vari sequestri ma ciò non gli impedirà di vincere l’Orso d’Argento al Festival di Berlino del 1971. Oggi, dinanzi alla pornografia imperante, le accuse mosse a Pasolini fanno davvero sorridere e ci si può godere un film ben costruito e ben interpretato. Le musiche si rifanno alla tradizione napoletana e sono state curate da Ennio Morricone. Tra i protagonisti, molti dei quali non professionisti, Franco Citti, Ninetto Davoli Silvana Mangano e lo stesso Pasolini che interpretando un allievo di Giotto, alla fine del film, finito il suo affresco, penserà: "Perché realizzare un'opera, quando è così bello sognarla soltanto?"  (cathia)             L’ingresso è libero

 
MARTEDI' 22 NOVEMBRE a VENEZIA, “FAMIGLIA E PROPRIETA’, VALORI E STABILIZZATORI SOCIALI”

MARTEDI’ 22 NOVEMBRE ore 17.30 A VENEZIA, sede Campo Margherita

 

La famiglia: motore o freno delle turbolenza sociale? Un rifugio per affetti e amore, un prodotto giuridico per la trasmissione della proprietà o una gabbia di violenza autoritaria e repressiva che schiaccia l’individuo? Le risposte in sociologia sono sempre difficili e mai polarizzate, ma di certo la famiglia è un’istituzione in continuo cambiamento e non un contenitore immutabile di generi e di rapporti sessuali. Nelle epoche e nelle varie parti del mondo il modello “famiglia” è molto diverso, pertanto parlare di tradizione da difendere ad ogni costo sembra quantomeno contraddittorio. Dinanzi ai dati italiani, che vedono, in un lasso di tempo molto breve, un forte aumento di separazioni e di divorzi e una diminuzione pesante dell’indice di natalità, c’è da chiedersi davvero se la famiglia tradizionale abbia ancora un futuro davanti a sé. La relazione proposta cercherà di fare un breve analisi dei cambiamenti avvenuti nella composizione dei nuclei famigliari su base storico-economica-giuridica con piccoli tasselli, dalla patria potestà al delitto d’onore, dai diritti rivendicati dal femminismo all’omosessualità, dal fedecommesso al baliatico, dai riti religiosi alle cerimonie civili. Si affronterà infine, anche con brevi video, l’odierna problematica di una società liquida, post-industriale, globalizzata, in decadenza, all’interno della quale l’individuo appare sempre più isolato e alla ricerca di una completezza e di un benessere edonista che la famiglia difficilmente può garantirgli. A cura di Cathia Vigato

 
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