Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - Circolo di Venezia
Circolo UAAR di Venezia
  • SEDE DEL CIRCOLO UAAR DI VENEZIA, e indirizzo postale , via Napoli 49/a 30172 MESTRE
    aperta il giovedì dalle 17,00 alle 19,00, clicca qui per vedere la cartina
  • SEDE INCONTRI UAAR A VENEZIA, Dorsoduro 3687 (Campo Margherita) - 30123

INCONTRI SEMPRE APERTI ALLA CITTADINANZA,
per date vedi Programma qui in alto. Per informazioni 331 133 1225 (no sms) oppure venezia@uaar.it e per chiedere di ricevere le nostre news scrivici a info@uaarvenezia.it

 

LA REGATA DEL XX SETTEMBRE

Giovedì, 23 maggio alle ore 18,00 a  Venezia, presso la saletta dei Calegheri in Campo san Tomà

“La regata del XX Settembre, una regata laica ricordando la presa di Porta Pia (1870)” .

Franco Ferrari (UAAR) ci introdurrà, insieme ai qualificati interventi di Giorgio Crovato e Daria Perocco, alla conoscenza di una competizione veneziana tradizionale “la regata del XX Settembre richiama ad un periodo storico particolare, quello risorgimentale che segna in quella data la presa di porta Pia e la proclamazione di Roma quale capitale di un’Italia finalmente riunita.

La giornata del 20 Settembre fu presto annoverata tra le festività nazionali e fu così che, a Venezia, l’antica regata de Casteo, fu rinominata negli anni successivi come Regata del XX Settembre. La Regata si è tenuta dal 1887 fino al 1913, e prevedeva oltre la gara dei barcaioli, una conviviale mangiata serale. Oggi questa bella tradizione viene riproposta il primo sabato successivo al 20 settembre grazie alla Società di Mutuo Soccorso fra Carpentieri e Calafati. L'ingresso è libero e "la cosa" molto interessante!

 
MESTRE VENERDI' 10 MAGGIO, CARLO FLAMIGNI: LA CONTRACCEZIONE COME DIGNITA' DELLA PERSONA

Venerdì 10 Maggio a Mestre, alle ore 17, 30 presso il Centro Culturale Candiani, “Il controllo consapevole delle nascite come dignità delle persone”. Relatore il prof. Carlo Flamigni (Fisiopatologia della riproduzione e Endocrinologia ginecologica), membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, presidente onorario di UAAR e AIED che prenderà spunto dal suo libro “Storia della contraccezione”
, pubblicato dalla Dalai nel 2012. Presenta Marina Maruzzi, UAAR.

Carlo Flamigni ci introdurrà con una chiacchierata, qual è il suo simpatico stile, ad un argomento poco, o male, divulgato e dibattuto per ignoranza, superstizione, vergogna, e cioè la contraccezione e perciò anche la fecondazione consapevole attraverso il controllo delle nascite. Argomenti importanti dal punto di vista individuale, sociale ed evolutivo, troppo spesso però contenuti in ambiti diversi, quali la religione, la morale, la politica, e non affrontati scientificamente e senza ipocrisie.
L’analisi verterà anche sugli aspetti più culturali e storici della questione contraccezione che investe le sfere personalissime dei diritti, come quello alla procreazione e alla felicità, e dei doveri, nel senso di responsabilità verso i figli concepiti, ma anche l’ambito dei rapporti tra i generi.
L’uomo e la donna, il sesso, i figli, la loro cura, come si vede sono tutti tasselli della procreazione preminenti nella vita di molte persone. Tasselli che mettono anche in discussione i rapporti paritari tra i generi minando l’autonomia e la consapevolezza di scelta della donna perché, alla fine, è il corpo delle donne il “contenitore” delle gravidanze da controllare. Flamigni ci rivelerà aspetti anche cruenti di una storia oramai passata, almeno in occidente, grazie alle nuove scoperte mediche ma anche grazie alle rivendicazioni delle donne sempre più consapevoli,  in cui si cercava di evitare la gravidanza con le erbe e con ausili meccanici. Epoche in cui si praticava anche l’infanticidio oltre che l’aborto con grandi sacrifici di donne, del loro equilibrio psichico, oppure morivano o rimanevano sterili per sempre. Poi c’erano le “streghe”, con le loro antiche sapienze, donne indipendenti, che cercavano di alleviare la sofferenza, donne però bruciate nei roghi delle inquisizioni.
Saranno anche presentati i metodi contraccettivi più attuali per le coppie; si parlerà di aborto, da evitare finché di può, con l’informazione, la contraccezione, la conoscenza e il rispetto del proprio corpo; della legge 194 da far applicare contenendo nelle strutture ospedaliere le obiezioni di coscienza dei medici; della legge 40 sulla fecondazione assistita da modificare profondamente.
Una serata di bella scienza che interagisce con un argomento molto umano, quello del controllo consapevole delle nascite, e che si allarga al concetto di dignità della persona, contro le arroganze permesse e veicolate dall’ignoranza diffusa.

 
BONCINELLI, L'ANIMA E IL COLLO DELLA CLESSIDRA. LIBROFORUM A FAVARO

Lunedì 13 Maggio alle ore 17,30 a Favaro in Via Cima Rosetta 19,  Libroforum  dibattito sul libro di Edoardo Boncinelli:
"Quel che resta dell’anima"

introduce Cathia Vigato

Edoardo Boncinelli è un genetista di fama mondiale, uno scienziato. Può destare perciò un certo stupore l’argomento del suo ultimo libro e cioè l’anima, ma egli chiarisce subito, nelle prime pagine, che il suo intento è quello di analizzare, da un punto di vista razionale, l’uso di un certo linguaggio per riflettere sui significati che hanno queste “parole interruttore”, parole che nascondono una forte componente ideologica. Tra citazioni di Agostino e riferimenti a Platone e a molti altri pensatori  il filo conduttore di Edoardo, è la ricerca per capire se può essere chiamato anima l’impulso primario che spinge le nostre cellule  alla vita oltre che alla consapevolezza del sé. L’anima, ci avverte Boncinelli, è sempre stata spiegata con una  negazione: ciò che non è materiale.
Ma oggi che la biologia, la genetica e la neurologia  stanno spiegando noi stessi, la nostra indole, piuttosto che le nostre emozioni e le nostre sensazioni come un prodotto e un mix di scariche elettriche, enzimi, ormoni, zuccheri e quant’altro… ha ancora senso parlare di anima? E ancora, oggi che ci si sta avvicinando sempre più all’intelligenza artificiale riprodotta in un robot cosa resta di  ancora “misterioso” in noi da non riuscire a duplicare perché etereo?.
A bene vedere la risposta appare scontata, ma l’acuto Boncinelli ci stupisce ancora perché collega l’idea di anima alla libertà, al libero arbitrio, coinvolgendoci in un dibattito per nulla scontato sulla consapevolezza dell’uomo e sulla sua responsabilità.
L’ingresso è libero, seguirà dibattito.

 

 
ANCORA ARTE ALL'ATENEO A VENEZIA CON BRUEGEL, UN VECCHIO RIBELLE. IL 16 MAGGIO

Giovedì 16 Maggio, alle ore 18.00 a Venezia, all’Ateneo  Veneto

Conferenza di Augusto Gentili, docente prof. Università di Ca’ Foscari  su

“Saggezza popolare e ribellione politica: realismo e utopia nella pittura di Pieter Bruegel il vecchio (1525-1569)”.

Introduce Franco Ferrari - Presenta Mosè Viero (UAAR Venezia).

Un altro appuntamento con l’arte organizzato da UAAR Circolo di Venezia in collaborazione con l’Ateneo Veneto: quale miglior teatro dell’Ateneo e di un relatore qualificato come lo storico dell’Arte, il prof.  Augusto Gentili dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Questa volta l’analisi verrà effettuata sulle opere di Pieter Bruegel  il vecchio, un pittore fiammingo del Cinquecento al quale piaceva mettere in risalto la vita reale, soprattutto contadina, dei suoi contemporanei.  Bruegel, con occhio lucido e critico, ma mai con disprezzo, ritrae l’umanità in episodi quotidiani di lavoro e di festa, riproducendone anche i vizi bassi e grotteschi,  tra i quali compare la superstizione e la religiosità. I suoi quadri sono pieni di uomini, donne, bambini e animali in movimento, mai statici,  quasi a dimostrare l’impossibilità, da parte del potere, di contenere un’energia di sovvertimento, di ribellione, intrinseca alla folla. Dipinti intensi, da gustare nei minimi particolari: dai dettagliati Giochi di bambini (l'opera del 1560 che vedi nella bella locandina), alla simbolica lotta tra Quaresima e  Carnevale, fino ai Proverbi fiamminghi (ad esempio “riuscire a legare il diavolo con un cuscino”, o “attaccare una barba finta al Cristo”) proposti in arte figurativa.  Ancora una volta un esempio di come l’arte pittorica, in un mondo in cui i media tecnologici non esistevano, fosse un modo di esprimere la realtà e di veicolare anche messaggi di contenuti  politici  dirompenti … Eh sì molto meglio dei TG, delle iene e delle fiction… di oggi! Non posso dirti vieni “per credere”, ops,  ma vieni per vedere con i tuoi occhi alcune meravigliose opere proiettate e sentirle commentate  con le tue orecchie, questo posso dirtelo, sì! Vieni!     (cathia)

 
P.S. Psicosi dei Santi a Venezia, i santi sul letto dello psichiatra il 7 Maggio

Martedì 7 Maggio a Venezia in campo Margherita, alle ore 17.30, dopo la riunione di Circolo, il dibattito su  Santità e follia – psicostoria degli dei e dei santi, introdotto da  Giuseppe Merenda (psichiatra)
.

Giuseppe Merenda ha scritto alcuni interessanti libri con argomenti inusuali per gli atei e gli agnostici: Gesù, i santi, i simboli religiosi. Uno dei suoi libri è in particolare dedicato a san Francesco (“Francino, l’altra storia di Francesco d’Assisi”), oggi tanto in voga grazie alla scelta del nome del nuovo papa. Una scelta che sembra fatta non a caso, perché il nome Francesco evoca alcune virtù particolari utili per sublimare la realtà molto diversa dell’odierna, ricca e grassa, chiesa cattolica. Ma il poverello di Assisi era davvero quella creatura compassionevole, beata, caritatevole e innocua che parlava agli animali e amava la natura, un hippie medievale? Beppe, attraverso le sue ricerche storiche, ci spiegherà con dovizia di particolari perché  questa rappresentazione non collimi con certe caratteristiche di Francesco e la sua storia. Il santo era persona piuttosto instabile e con comportamenti che è possibile interpretare come frutto di pesanti psicosi.
Beppe usa la scrittura come dissacrazione o destrutturazione per demolire i simboli e i pregiudizi che ogni fede accecata dai propri assoluti metafisici porta con sé. I suoi testi e le sue ricerche svelano altre verità, né assolute né inconfutabili, ma relative all’esistere dei fenomeni del mondo, descrivendole e documentandole, e affidandole al riscontro della scienza, della storia e, perché no, del buon senso.
Le pacifiche ma affilate armi di Beppe sono l’analisi della psiche, di cui è esperto, e l’analisi dei dati storici, il tutto condito con sarcasmo e ironia.
I risultati sono la valutazione delle varie forme patologiche di cui erano probabilmente affetti “i santi” come, ad esempio, le psicopatie con allucinazioni, e l'analisi del coinvolgimento emotivo delle popolazioni in epoche in cui la conoscenza scientifica doveva ancora affermarsi.
Le sue ricompense sono la soddisfazione per la ricerca, il divertimento nello "scoprire come realmente andavano le cose", e l’apprezzamento dei pochi amici che gli riconoscono le qualità dello “psicostorico”, oltre a quelle del bravo scrittore e divulgatore.
I titoli dei libri di Beppe Merenda, alcuni messi gentilmente  disposizione dei soci e dei simpatizzanti sono “Francino, l’altra storia di Francesco d’Assisi”; “Santuzze e santuzzi” , sui santi e martiri siciliani; “L’uomo che gustò la morte” , sulla figura di Gesù.
L'ingresso è libero, seguirà dibattito.

 

 
1 MAGGIO E 4 MAGGIO, ALTRI DUE TAVOLI RACCOLTA FIRME


ci abbiamo preso gusto!

Sembrava anche da perplessità nostre interne che fosse un argomento difficile, che potesse compromettere l’iter per ottenere il registro dei testamenti biologici a Venezia per il quale abbiamo raccolto oltre 2800 firme. Invece quest’ultimo prosegue per la sua strada e noi insieme ad altre associazioni (vedi pieghevole qui sotto) ne abbiamo aperta un’altra:

la proposta di legge di iniziativa popolare per

EUTANASIA LEGALE
e testamento biologico


Come UAAR Venezia abbiamo cominciato il 19 aprile a Piazzale Roma con 170 firme, poi il 23 aprile in Campo Margherita con 120 firme e ultimo il 25 aprile in Piazza Ferretto al gazebo dell’Associazione Luca Coscioni con 130 firme.

I cittadini arrivano di corsa già informati e decisi, sanno già cosa vogliamo, e loro condividono.

E allora presi dall’entusiasmo, ecco altre due date dove poter firmare:

1 maggio a Forte Marghera Mestre, pomeriggio ore 16-20, all’interno della Manifestazione Scarpe Rotte che si conclude proprio il primo maggio;

4 maggio a Mestre Piazza Ferretto ore 10-19 gazebo già programmato e ora confermato.

Clicca qui e leggi il PIEGHEVOLE che distribuiamo ai tavoli e che comprende i quattro articoli della proposta di legge.

Vi aspettiamo

Ed ecco il breve resoconto del 1° maggio: Pomeriggio indovinatissimo; un semplice tavolo nella nostra gialla cornice, tantissimo interesse fino alla "ressa".Alle 20,30 ne avevamo abbastanza (160 firme), si è fatto scuretto, un po' di pioggia, i primi affamati musati (zanzare) ... e l'eutanasia si è fatta desistenza:-). Torneremo verso il 10 settembre a MestResiste per concludere questa campagna raccolta firme. Grazie Gianna, Renato, Mirco, Fuga, Nicolò e agli autenticatori Gianluigi P. e Lucia M.
(Vittorio)

 

 

 

 

 

Ed ecco il resoconto di sabato 4 maggio 2013 a Mestre Piazza Ferretto:

Sono il solito pessimista: partito da casa con moduli sufficienti a raccogliere 300 firme, a un certo punto non ne ho più trovati, li ho persi? no erano finiti! Una corsa a casa a recuperare altri moduli e abbiamo chiuso alle alle 20 con più di 360 sottoscrizioni.
...ma non è tutto merito nostro, sono soprattutto i mestrini che sono speciali e che dobbiamo ringraziare!

oltre a, in ordine di apparizione: Vittorio Mirco, Cathia, Nicolò, Vanna, Maella, Massimo, e al nostro autenticatore Giacomo G.
(Vittorio)


 
TANTE FIRME PER L'EUTANASIA, GRANDE ENTUSIASMO A VENEZIA E ALLORA FACCIAMO IL BIS, TRIS...

TANTE FIRME VENERDI' 19 AL GAZEBO UAAR A VENEZIA, IN PIAZZALE ROMA AI PIEDI DEL PONTE CALATRAVA, O MEGLIO DELLA COSTITUZIONE, PER LA PROPOSTA DI LEGGE SULLA LICEITA' DELL'EUTANASIA.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Molte le cittadine e i cittadini già informati e sicuri con la carta d'identità già pronta in mano, Tanti i soci e i simpatizzanti che hanno partecipato per rendere operativo il gazebo. Un genitile e professionale consigliere comunale che si è prestato ad autenticare le firme. Un successo! E allora raddoppiamo, anzi di più con nuove uscite a favore dell'Eutanasia a Venezia e a Mestre:

Vieni a sostenere questo diritto civile sulla libertà servono 50.000 firme per essere depositata in Parlamento.
L’UAAR ha aderito a questa iniziativa e ci mette la faccia e un bellissimo striscione, e saremo:

Martedì 23 aprile  dalle ore 10 alle 19 a Venezia in campo Margherita
con un gazebo informativo – I cittadini veneziani potranno firmare per la Proposta di Legge sull’Eutanasia.

Sabato 4 maggio dalle  ore 10 alle 18  a Mestre P.za Ferretto
Gazebo informativo 5 e 8 per mille e Proposta di Legge sull’Eutanasia.

Ci sono anche altri banchetti organizzati dall’Associazione Luca Coscioni e dai Radicali, trovi QUI tutti gli appuntamenti.

Inoltre ti ricordiamo che a Venezia e nelle sue Municipalità e nei comuni più grandi (sopra o 12.500 abitanti) è possibile firmare in Segreteria Generale, controlla qui se nel TUO COMUNE è possibile firmare.

..."Io amo la vita, Presidente. Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l'amico che ti delude. Io non sono né un malinconico né un maniaco depresso - morire mi fa orrore, purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita - è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche. Il mio corpo non è più mio ... è lì, squadernato davanti a medici, assistenti, parenti. Montanelli mi capirebbe. Se fossi svizzero, belga o olandese potrei sottrarmi a questo oltraggio estremo ma sono italiano e qui non c'è pietà."... Piergiorgio Welby, Lettera al presidente, 21 Settembre 2006

Eutanasia (dal greco bene e morte), ovvero la buona morte.
Buona nel senso che si evita al soggetto interessato una vita senza più dignità e che comunque non ha più speranza.

L’eutanasia può essere attiva, quando la morte è procurata da somministrazione di particolari farmaci; passiva quando la morte è provocata dall’interruzione di un trattamento medico necessario a mantenere in vita il soggetto.
L’eutanasia si dice volontaria in presenza di una richiesta esplicita del soggetto, anche mediante il cosiddetto testamento biologico, se non è più in grado di intendere e di volere.
Il suicidio assistito si ha invece quando la persona si provoca da sé la morte attraverso farmaci che sono somministrati con l’aiuto di un medico ma non con il suo intervento diretto.

In Belgio dal1992 è in vigore una legge che disciplina l'eutanasia; in Danimarca le "direttive anticipate" hanno valore legale e i parenti del malato possono autorizzare l'interruzione delle cure; in Germania il suicidio assistito non è reato, purché il malato sia capace di intendere e di volere e ne faccia esplicita richiesta; il Lussemburgo nel 2008 ha previsto l’eutanasia per i malati terminali che ne facciano ripetuta richiesta; nei Paesi Bassi è in vigore dal 2002 una legge che regola l’eutanasia: in Svezia l’eutanasia non è perseguita; in Svizzera è previsto il suicidio assistito praticato in strutture, associazioni, private.

In Italia l'eutanasia attiva costituisce reato e rientra nelle ipotesi previste e punite dall’articolo 579 (Omicidio del consenziente) e il suicidio assistito è un reato secondo l’articolo 580 (Istigazione o aiuto al suicidio) del codice penale". La legge sul Testamento biologico in discussione al parlamento non è degna di chiamarsi tale perché il ddl Calabrò, tra le altre cose, non permette neppure la rinuncia a nutrizione e idratazione artificiali
Eppure ...
Secondo il rapporto Italia 2012 di Eurispes il 66% degli italiani è favorevole all’eutanasia, e il 78% é favorevole all’istituzione di una legge sul testamento biologico.
Eppure negli ospedali italiani i medici ricevono richieste di farmaci letali –eutanasia attiva- da parte dei pazienti o da familiari che vogliono evitare ai loro cari cure inutili e dolori estremi, e una recente ricerca ha evidenziato che l’eutanasia clandestina viene praticata in tutte le corsie.

E allora usciamo dall’ipocrisia  e dalla clandestinità  che non consentono legalità ed uguaglianza tra i cittadini, con una legge chiara, che regolamenti l’eutanasia volontaria per chi vuole l'eutanasia, senza dover andare all’estero, senza doversi buttare dalle finestre degli ospedali …
Leggi qui gli articoli della PROPOSTA DI LEGGE per render lecita l’eutanasia per chi la vuole  e ne ha necessità e per saperne di più visita il sito EUTANASIALEGALE.

 

 

 
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