A VENEZIA, EUTANASIALEGALE SOTTO IL PONTE CALATRAVA LA PORTA DELLA CITTA' |
L'UAAR ha organizzato per
VENERDI' 19 APRILE a VENEZIA IN PIAZZALE ROMA UN GAZEBO DEDICATO ALL'INFORMAZIONE SULLA PROPOSTA DI LEGGE PER L'EUTANASIALEGALE E SI POTRA' FIRMARE IL MODULO PER RACCOGLIERE LE 50.000 FIRME NECESSARIE PER DEPOSITARE LA LEGGE IN PARLAMENTO.
ATTENZIONE AL BANCHETTO POSSONO FIRMARE SOLO I RESIDENTI NEL COMUNE DI VENEZIA,
GUARDA QUI DOVE PUOI FIRMARE NEL TUO COMUNE
Usciamo dall’ipocrisia e dalla clandestinità con una legge chiara, che regolamenti l’eutanasia per chi vuole morire con dignità,senza dover andare all’estero, senza doversi buttare dalle finestre degli ospedali …
Secondo il rapporto Italia 2012 di Eurispes il 66% degli italiani è favorevole all’eutanasia, e il 78% é favorevole all’istituzione di una legge sul testamento biologico.
Ma oggi in Italia l'eutanasia costituisce reato e rientra nelle ipotesi previste e punite dall’articolo 579 (Omicidio del consenziente) o dall’articolo 580 (Istigazione o aiuto al suicidio) del codice penale" e la legge sul Testamento biologico in discussione al parlamento non è degna di chiamarsi tale perché il ddl Calabrò, tra le altre cose, non permette neppure la rinuncia a nutrizione e idratazione artificiali.Eppure negli ospedali italiani i medici ricevono richieste di farmaci letali –eutanasia attiva- da parte dei pazienti o da familiari che vogliono risparmiare ai loro cari cure inutili e dolori estremi, e una recente ricerca ha evidenziato che l’eutanasia clandestina viene praticata.
LO SPOT DI GILBERTO PER L'EUTANASIA LEGALE
|
|
I COMUNI DOVE PUOI FIRMARE PER LA LICEITA' DELL'EUTANASIA: FIRMA! |
Se nel tuo comune ancora non ci sono puoi attivarti in prima persona per fargleli avere, basta andare sul sito www.eutanasialegale.it dove ci sono tutte le istruzioni.
|
HYSTERIA, UNA VIBRANTE EMOZIONE A FAVARO IL 15 APRILE |
Lunedì 15 Aprile, ore 17,30 a Favaro in Via Cima Rosetta 19, CINEFORUM: visione di alcune scene del film "Hysteria" del 2011 di Tanya Wexler, commedia sull’invenzione del vibratore. Introduce Claudia Sonego.
Isteria un termine “al femminile”, che deriva dal greco hystera cioè utero, una psiconevrosi legata, nell’antichità ma anche in un passato piuttosto recente, all’apparato genitale delle donne. Oggi per isteria si intende generalmente una depressione che sfocia in una sintomo fisico anche importante (epilessia, cecità, mutismo, coliti, gastriti, svenimenti, tachicardia) che è considerato uno sfogo e una risposta fisica dell’organismo ad un malessere dell’inconscio. Il film è ambientato in un’Inghilterra di fine 800, in piena epoca bigotta e vittoriana e ha come personaggi di riferimento il 50% delle donne londinesi dell'epoca isteriche e perciò depresse; la regista è Tanya Wexler laureata in psicologia dei generi sessuali.
La storia narra di un giovane medico che pensa una cura particolare per sollevare dal “male del secolo” le signore affette da isteria, e cioè un massaggio manuale della vagina. La sua cura avrà presto molto successo ma il medico è stremato, la mano gli fa male, così un suo amico, per aiutarlo, inventa il vibratore a energia elettrica… Il vibratore avrà ancora più successo dei massaggi manuali e le donne si metteranno in fila davanti allo studio medico per la nuova stimolante terapia, ma anche per evitare il dramma dell’ isteroctomia troppo spesso prescritta e praticata in quegli anni dai medici di sesso maschile.
Un film ironico e esilarante sulla storia della scienza (sembra che il vibratore sia stato inventato proprio così!) , sull’ignoranza e sull’ipocrisia di un’epoca, sulla triste realtà delle donne vittime di una società in cui regnava la disuguaglianza, e con essa la depressione diffusa a causa del loro ruolo subalterno e imposto. Insomma possiamo farci qualche risata sul sesso, ma è tutto cambiato oggi? Mah, no lo so, pensando che questo film del 2011, pur essendo in fondo una simpatica commedia, è stato realizzato dopo 7 anni dalla sua ideazione per la difficoltà di trovare produttori e distributori disponibili. Va beh donne! Facciamoci un massaggio,giusto per rilassarci. cathia
|
A VENEZIA L'IMMORTALITA' DELLA CARNE, 6 APRILE |
Martedì 9 Aprile, ore 17. 30 in sede a Venezia, Campo Margherita: La medicina ci darà l'immortalità? A cura di Davide Chersini
Scrive Davide: “In questi ultimi anni genetica, robotica, informatica e nanotecnologie hanno fatto progressi così significativi da far pensare, che in un futuro non molto lontano, non si morirà più di vecchiaia e tutte le malattie saranno curabili. Si potrà così vivere a lungo, molto a lungo (500, 5.000, un milione di anni) restando giovani e sani”. La prospettiva così delineata induce però a una serie di riflessioni: la prima in assoluto, questa sorta di “resurrezione della carne” porterebbe alla sovrappopolazione nel pianeta e potrebbe causare pericolosi disordini, oppure una selezione innaturale da parte delle elite per poter meglio disporre delle limitate risorse naturali; inoltre rispetto ai possibili contenuti di una vita così artificialmente allungata, saremmo ancora definibili come esseri umani o saremmo invece dei cyborg in cui la percentuale robotica avrebbe il sopravvento? Infine, la così positiva probabilità delineata da Davide rappresenta ancora una volta la “boria” degli esseri umani che si considerano gli esseri più importanti e al centro del mondo, pupilli di dio? Ne dibatteremo insieme a Davide. L’ingresso è libero. (la foto è di Samuele La Maida)
|
IL LATO OSCURO DEL GIOCO - FACCIAMO CHIAREZZA SULL'AZZARDO - Venerdì 5 aprile al CANDIANI Mestre |
Venerdì 5 Aprile, ore 17,30 a Mestre Centro Candiani: Il LATO OSCURO DEL GIOCO - FACCIAMO CHIAREZZA SULL'AZZARDO - Conversazione con Dario De Toffoli, interviene Stefano Mondini (presenta Claudia Sonego, UAAR Circolo di Venezia).
Ecco cosa ci scrivono i relatori: L’argomento che affronteremo sarà il gioco d’azzardo, che coinvolge tantissime persone (più di quante si possa immaginare!) e può anche degenerare in "gioco patologico", creando vera e propria dipendenza, con tutte le conseguenze che ne derivano. Una patologia che le persone fragili possono contrarre anche a causa della “scarsa igiene”, cioè dell’ignoranza e della disinformazione sul gioco stesso.
Oggi, in Italia,il gioco d'azzardo è diventato un vero problema sociale. E lo Stato, anziché proteggerci, gestisce in proprio numerosi giochi come il peggiore dei biscazzieri. Come se ciò non bastasse i media diffondono notizie false e tendenziose, messe in circolazione ad arte: è infatti in atto una campagna di demonizzazione e si spara sul mucchio, senza distinguere il buono dal cattivo, qualificando come azzardo anche i giochi che d’azzardo non sono.
Il risultato è che le lobby del gioco d’azzardo, quello vero, festeggiano e installano ogni dove le diaboliche slot machine, e intanto l’attenzione generale viene distratta su falsi obiettivi. Questo incontro si propone di fare un po' di chiarezza. Faremo una premessa storica per capire come veniva governata la pulsione per l'azzardo già nell'Italia dei Comuni, sette secoli fa. Cercheremo di capire quali giochi sono d'azzardo (e possono creare dipendenza) e quali altri si basano sulle abilità dei giocatori (e nei perdenti generano frustrazione prima che dipendenza). Valuteremo le dimensioni del fenomeno, cioè il denaro mosso dal gioco d'azzardo e la diffusione del gioco patologico. Racconteremo le inchieste che hanno portato alla luce i loschi affari (spesso criminali) dietro alcune concessionarie.
E i casinò in Italia: chiuderli? gestirli meglio? aprirne di nuovi? Ipotizzeremo i possibili scenari relativi a queste risposte, analizzando anche “il caso” del Comune di Venezia alle prese con un casinò, per ora, di proprietà municipale.
Insomma ancora l’informazione in primo piano, per fare in modo che le scelte di ognuno, anche sui giochi, siano fatte con più raziocinio e con più libertà, senza che l’ipocrisia del proibizionismo possa oscurarle.
(Dario De Toffoli è un giornalista autore di numerose pubblicazioni sull’argomento, oltre che campione mondiale di Pentamind e titolare di Studiogiochi. Stefano Mondini è consulente editoriale del mensile Poker Sportivo.) E’ previsto il dibattito con il pubblico, l’ingresso è libero.
|
DAL 5 APRILE AL CANDIANI SCATTI LIBERI DI NON CREDERE IN MOSTRA E PREMIAZIONE FOTOGRAFI |
Venerdì 5 Aprile ore 16,30 a Mestre al Centro Candiani, quarto piano: INAUGURAZIONE MOSTRA 3° CONCORSO FOTOGRAFICO UAAR LIBERI DI NON CREDERE CON PREMIAZIONE FOTOGRAFI VINCITORI.
La mostra, che è composta da trentadue stampe delle foto più votate dalla Giuria, su oltre 100 foto pervenute da tutta Italia, resterà disponibile al pubblico dal 5 al 21 Aprile esposta sulle bacheche del quarto piano del Candiani. I fotografi vincitori saranno premiati con sorrisi e applausi. Le immagini pervenute al concorso on line, verranno proposte anche con una breve proiezione in sala. Ogni scatto evoca un presente simbolo di libertà dalle imposizioni, dalle superstizioni, dalle credenze. L’insieme crea per lo spettatore un originale spazio di riflessione sia individuale che sociale. Le immagini pervenute al concorso sono riuscite anche quest'anno a cogliere con ironia le contraddizioni dell’irrazionalità che fa leva sulla tradizione e la credulità e sono fotogrammi di una razionalità conquistata, insomma scatti liberi di non credere. Bravi tutte le nostre fotografe e i nostri fotografi! L’ingresso è libero.
|
DELITTO SENZA CASTIGO - 2 APRILE |
Martedi, 2 Aprile alle ore 18.00, Caegheri in Campo Tomà, Venezia: DELITTO SENZA CASTIGO,
a cura di Jean Georges d’Hoste.
Il nostro preparato relatore affronterà, con il suo solito garbo e la sua simpatia, ma senza ipocrisia e censure, narrazioni di sconvolgenti prepotenze, prevaricazioni e orrori cioè, in breve, le vicende dell’istituzione ecclesiastica della “santa” inquisizione. Paura, terrore, torture e morte, contro eretici, pagani, “streghe”, e chiunque si opponesse al potere della chiesa. Inoltre Jean Georges tratterà dello scandalo delle indulgenze, al posto di penitenza e preghiera l’oblatio, e –purtroppo- potrà parlarci di molte altre nefandezze. Pratiche violente, crudeli e scorrette nel nome di dio, che lasciano nella storia della chiesa dei buchi profondi impossibili da colmare. Nel corso della relazione saranno proposti alcuni pezzi musicali contemporanei per lasciare tempo agli uditori di riflettere su un “passato che non muore mai”. E’ previsto il dibattito con il pubblico, l’ingresso è libero
|
|
|
|
|
Pagina 82 di 121 |
|