DI NUOVO! DOPO OTTO ANNI RIPRENDE LA RACCOLTA FIRME PER EUTANASIA LEGALE |
Tre giorni di raccolta firme, assieme all'Associazione Luca Coscioni, saremo in piazza con dei tavoli per raccogliere ancora una volta le firme a favore della legge sull'Eutanasia Legale, una proposta di legge che giace oramai da otto anni in Parlamento, che è come dire immobile, come nel coma! Le firme raccolte saranno un ulteriore appello popolare al Parlamento perché la legge venga discussa e approvata. Sarà anche avviata la campagna per il referendum che modificando l'art. 579 del codice penale renderebbe possibile l'eutanasia anche in Italia. I banchetti saranno tenuti a Mestre in piazzetta Matter venerdì 14 Maggio dalle 10.00 alle 13.00 e sabato 15 Maggio dalle 15.00 alle 19.00; a Venezia domenica 16 Maggio, davanti alla stazione, dalle 10.00 alle 13.00
Vi aspettiamo!
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UAAR VE: OTTO PER MILLE MA PER POCHI PIGLIATUTTO |
Con la primavera arrivano anche le incombenze delle dichiarazioni dei redditi, e l'otto e il cinque per mille, per due firme importanti.
E' una buona occasione per parlarne in una riunione dedicata dove ti sveleremo i segreti magici dell'otto per mille, e la razionalità del cinque per mille, due fratelli molto diversi tra loro!
Ecco il link per partecipare alla riunione zoom di
OTTO PER MILLE E RELIGIONI PIGLIATUTTO, CINQUE PER MILLE PER IL FUTURO
GIOVEDI' 29 APRILE ORE 17,30 IN ZOOM
https://us04web.zoom.us/j/3038753185?pwd=SHBlTjNHN3Jod0hPQU1mbG14VHNJUT09
ID riunione: 303 875 3185
Passcode: 4pfisu
Rubamazzetto o quasi nella divisione di una cifra importante e cioè l'8 per mille dell'IRPEF degli italiani tutti e un obolo dal quale nessuno può sottrarsi: un bottino di più 1 miliardo e 400 mila euro!!! Ripercorreremo la storia e gli effetti di un meccanismo iniquo, le azioni intraprese da UAAR, e come controbatterlo con una firma, ma non solo.
La suddivisione del 5 per mille è molto diversa da quella dell'otto per mille, con molte ombre e qualche bella luce come quella della firma ad associazioni non religiose impegnate nel sociale. Come con la firma per UAAR che da sempre utilizza i fondi percepiti ogni anno in attività e campagne in favore della non credenza e per un futuro senza discriminazioni targate fedi e "magie".
Il codice fiscale per devolvere il 5 per mille ad UAAR è 92051440284. Per sostenerci apponi la firma nel riquadro “Sostegno del volontariato, delle associazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c.1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997” e riporta il codice fiscale dell’UAAR nello spazio collocato subito sotto la firma.
Ecco un bellissimo esempio di cosa fa UAAR, la riuscitissima campagna in favore dell'autodeterminazione delle donne e dell'aborto farmacologico, in un video che riporta al centro le cose importanti e che non sono certo la manna miracolosa di Nicola donata al responsabile attuale della protezione civile -per combattere meglio il covid- da un governatore regionale!!!
Video l'Uaar a fianco delle donne con Alice Merlo, Cinzia Visciano, Adele Orioli e Silvia Baldassarre
https://www.youtube.com/watch?v=RUr_3-_Jqlo
A presto con altre iniziative dal Circolo e da UAAR e con un prossimo nuovo sito dedicato a una libertà importante che comincia per S ( e che non è un santo!)
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Ancora RU486: video con Alice Merlo e gli studenti davanti ad un Liceo romano |
Pubblichiamo il link del video con Alice Merlo (per vederlo puoi cliccare anche sull'immagine). Alice ci mette insomma più che la faccia su un manifesto per informare correttamente sull'aborto farmacologico soprattutto i giovani.
L'aborto farmacologico è osteggiato dai devoti che scrivono e divulgano da giorni, sorretti dai mezzi di informazione, vere e proprie falsità come quella che per le donne sia più dannoso dell'aborto chirurgico. Inoltre definiscono il nostro messaggio come distruttivo della società intera! Eh già, distruttivo nei riguardi di un "patriarcato" di fatto che nega ancora una volta alle donne il diritto di autodeterminazione!
Ecco il testo della nostra lettera non ancora pubblicata:
Gentile Redazione, con riferimento alle recenti polemiche riguardanti le 150 strisce UAAR su autobus motonavi e vaporetti per RU486, vi inviamo le seguenti nostre riflessioni.
Ancora una volta davanti alla parola aborto e all'autodeterminazione delle donne si grida allo scandalo. Eppure le strisce affisse da UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) in tutta Italia, e a Venezia su bus motonavi e vaporetti, sono un flash - peraltro molto garbato con un esempio personale e non con un'esortazione - per informare le donne di una possibilità molto importante: l'aborto farmacologico che consente di non dover ricorrere all'aborto chirurgico. Ecco il testo: “Ho scelto di interrompere volontariamente una gravidanza con la terapia farmacologica. L'ho potuto fare in tutta sicurezza. La RU486 evita il ricovero ospedaliero e l'intervento chirurgico: una scoperta scientifica meravigliosa per la salute delle donne”. La pillola RU486 è un farmaco, non si può acquistare come una caramella dopo aver letto la nostra striscia, perchè deve essere prescritto da un medico. Come tutti i farmaci può avere degli effetti indesiderati che vanno bilanciati con i benefici, ad esempio quello di evitare un’operazione chirurgia con rischi molto maggiori per la salute della donna. Oggi, in periodo covid, evitare l'operazione e il ricovero successivo è ancora più importante. La donna che decide di abortire con questa alternativa per assumere la pillola deve comunque recarsi presso una struttura come un Day Hospital ospedaliero o un Consultorio. Sulla striscia affissa c'è scritto che Alice ha potuto interrompere la gravidanza “in tutta sicurezza”, proprio perché il protocollo prevede il controllo del medico anche se la paziente può tornare a casa. Inoltre, entro tre giorni dalla RU486 è necessaria l'assunzione di un altro farmaco che provoca le contrazioni dell’utero. Una gravidanza indesiderata può presentarsi alla donna per tante e diverse situazioni, alcune donne potranno scegliere di portarla avanti comunque, altre di abortire. Per l’UAAR in entrambi i casi le donne devono fare le loro scelte in libertà, con autodeterminazione e consapevolezza e con il rispetto e il supporto delle strutture sanitarie nazionali. Chi dice che non si può “lasciarle sole” sottointende forse che non sono in grado di decidere da sole. Infine, ricordiamo ai lettori che l'UAAR ha rivendicato da sempre l’importanza dell’informazione e l'educazione sessuale e all'affettività nelle scuole, ed è in favore della contraccezione, oltre che della parità dei generi. Alleghiamo per completezza il nostro volantino che stiamo distribuendo. Cordialità. Circolo Uaar di Venezia
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L'UAAR C'E'. RU 486, RINNOVI, ISCRIZIONI E TANTO ALTRO |
se c'è una cosa che si può affermare in questo difficile periodo è che...l'UAAR c'è! Dal nazionale sono arrivate ogni giorno notizie interessanti, pillole di libertà a Ragion veduta, Clericalate, Buone novelle laiche e molto altro (le puoi trovare sul blog Uaar ) e anche noi, come circolo veneziano, non siamo rimasti con le mani in mano strette in preghiera...
LA NOSTRA CAMPAGNA RU486 di marzo è continuata sino a...
Eravamo riusciti, visto il periodo di limitazione degli spostamenti, e senza spese aggiuntive, ad ottenere un altro mese di affissioni - maggio - a sostegno della campagna Uaar RU486 (Aborto farmacologico – una conquista da difendere) a cui abbiamo aderito, utilizzando fondi nazionali e per una buona parte i generosi contributi dei soci del nostro circolo. I nostri manifesti, in favore dell'autodeterminazione delle donne in tema di aborto farmacologico, su vaporetti, motonavi e bus, hanno però urtato la sensibilità di alcuni consiglieri comunali. Il risultato è stato un articolo molto visibile -con tanto di foto della striscia incriminata- su "Il Gazzettino", il richiamo a Vela perché fatti così incresciosi non accadano più, e il ritiro immediato dai mezzi di trasporto coinvolti. Una sorta di censura, perché il prolungamento era stato promesso, arrivata però a "fine corsa" ufficiale della nostra campagna. Che dire? L'iniziativa è andata bene, i soliti noti ci hanno messo lo zampino, qui a Venezia come in altre città italiane, ma tardi, inoltre questo ci ha garantito una sorta di pubblicità importante su un giornale locale anche perché l'articolo era tutto sommato equilibrato. Abbiamo anche notato che finalmente il nome UAAR non è stato storpiato, cioè sembra che sia stato imparato!!!
Comunque c'è ancora tanto da fare! La parola aborto, seppur farmacologico, fa ancora paura, e anche la frase "una conquista da difendere" e probabilmente anche il nome atei, e non è bastata la tranquillissima immagine di Alice e la spiegazione più che pacata della striscia, affissa per informare le donne, che scelgono di interrompere la gravidanza, che con un farmaco possono evitare il trauma chirurgico (e anche quello psicologico degli obiettori presenti nelle strutture sanitarie) per non incorrere nei censori contemporanei!!!
La campagna ora conclusa, non è l’unica cosa che abbiamo fatto nei primi mesi dell’anno perché è stato rinnovato il direttivo del circolo, e poi, a fasi alterne seguendo la curva covid, abbiamo aperto e chiuso le sedi di Venezia e Mestre e messo in rete molti eventi virtuali, interessanti, che trovate tutti su questo sito https://www.uaarvenezia.it/ e sulla pagina Facebook del circolo.
RINNOVI e ISCRIZIONI
Tra i vari colori, si va dall'arancione al rosso e viceversa, sperando di virare presto in un simpatico giallo UAAR per poterci incontrare, siamo già arrivati ad Aprile e proponiamo perciò il promemoria, per chi deve ancora rinnovare o fare l’iscrizione alla nostra associazione, che è sempre dalla parte di atei agnostici razionalisti, … o come altro vi piace essere chiamati in quanto liberi di non credere.
Come scrivevamo, la campagna RU486 è stata possibile anche grazie agli iscritti alla nostra associazione. E adesso, per i prossimi mesi, abbiamo tante idee, e speriamo di riuscire presto a programmare iniziative e incontri in presenza.
Intanto con il timido arancione, lunedì prossimo 12 Aprile apriamo la sede di Venezia Campo Margherita, ore 17-18 ( e lo faremo di seguito il secondo lunedì di ogni mese), e riapriamo quella di Mestre in Via Napoli ogni giovedì, ore 17-19. Aspettiamo, soprattutto chi vuol essere “aiutato” nell’iscrizione o nel rinnovo.
Per i più autonomi bastano le istruzioni sul sito nazionale per iscrizioni e rinnovi bastano pochi clic e un versamento ai riferimenti che trovate in calce sempre su quella pagina internet.
Per un Paese più libero di non credere e di affiggere strisce sui bus!
A presto, dal circolo Uaar di Venezia
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1 APRILE -LA BLASFEMIA NON E' UNO SCHERZO, FESTIVAL ARTI CENSURATE - E NUOVO PROGRAMMA |
NON E' UNO SCHERZO MA UNA COSA MOLTO SERIA, PUR CONDOTTA CON IRONIA E SIMPATIA
ci piace dare comunicazione e risalto a questa utilissima -e giovane- iniziativa per un
FESTIVAL DELLE ARTI CENSURATE
Ceci n’est pas un blasphème, il Festival delle Arti per la libertà d’espressione che si svolgerà a Napoli dal 10 al 30 settembre 2021
La manifestazione, organizzata dallo staff della campagna nazionale Dioscotto, è ideata e diretta da Emanuela Marmo e nasce da una precisa esigenza: reagire alle leggi antiblasfemia e sostenere coloro che ne vengono colpiti.
Questo uno dei simpatici video di presentazione con Daniele Fabbri: https://youtu.be/07fQDe33vds durata 2 minuti e 13 secondi
Proprio per una questione di indipendenza e libertà il Festival è completamente autofinanziato e autoprodotto, e chiede a chi ne condivida gli intenti di sostenerne le attività attraverso una raccolta fondi attiva al seguente link
https://www.gofundme.com/f/sostieni-il-festival-delle-arti-censurate
L'UAAR nazionale, così come il nostro Circolo (con la modica cifra di 100 euro), e altre realtà, hanno già contribuito nell'intento di supportare questa orgogliosa libertà, ma gli organizzatori contano sul supporto di tante menti libere e critiche!!!
In tutto il mondo, Italia compresa, le leggi antiblasfemia vengono usate per sopprimere avversari politici e dissidenti, per censurare artisti, giornalisti e libero pensiero. Gli organizzatori del festival portano avanti una battaglia per la libertà d’espressione, per opporsi, per lasciare spazio all’intelletto, per mettere in discussione, per prendere in giro, per vivere la dimensione dell’arte e della satira.
Ceci n’est pas un blasphème chiede all’arte e all’attivismo per i diritti umani di incontrarsi attorno a una questione cruciale, che spesso vede diviso ed esitante lo stesso mondo laico: da quando il “sentimento religioso” è diventato un oggetto politico, il tema del rispetto si è diluito nella retorica, ma anche nella paura.
(Per ulteriori info sul festival: https://articensurate.it/il-festival/)
Infine puoi già vedere il NOSTRO NUOVO PROGRAMMA APRILE GIUGNO 2021 a questo indirizzo https://www.uaarvenezia.it/images/programma.pdf o anche sul bottone qui in alto dedicato appunto al programma che speriamo di allargare "in presenza" appena le condizioni lo permetteranno!!!
Sempre liberi di non credere, e di ridere alzando gli occhi "al cielo" :-) Circolo Uaar di Venezia
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FEMEN - ANATOMIA DELL'OPPRESSIONE, LA CRITICA DI DUE FEMEN ALLA RELIGIONE |
Concludiamo questo Marzo dedicato all'autodeterminazione e alla parità di genere con un incontro per soci e simpatizzanti in diretta, o quasi, con le FEMEN.
Questa ci collegheremo a ZOOM per una breve relazione sulla storia del gruppo Femen e sulla presentazione del libro scritto da due delle loro attiviste, Inna Shevchenko e Pauline Hiller, "Anatomia dell'oppressione, La critica di due Femen alle religioni".
Il libro è interessante e arguto e analizza le parti del corpo delle donne prese letteralmente di mira dalle tradizioni e dalle pratiche religiose. La critica alle religioni risulta a tratti forte e cruda come d'altronde lo sono le situazioni reali, perpetuate contro le donne, che le due Femen indicano con precisione e fermezza.
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CHIUSURA SEDI: COLORATI MA ATTIVI ASPETTANDO PRIMAVERA E NON L'OPEN SEPOLCRO DAY |
Purtroppo la pandemia ha registrato un nuovo picco e siamo finiti, come gran parte d'Italia, in zona rossa senza la possibilità di incontrarci: le nostre sedi rimarranno perciò chiuse almeno fino alla "resurrezione" datata quest'anno 4 e 5 Aprile!!!
Non rimaniamo però con le mani in mano e nel frattempo ci siamo dati da fare con la campagna nazionale UAAR in difesa e a favore dell'aborto farmacologico. In questi giorni e fino al 5 Aprile sui vaporetti e autobus veneziani (anche al Lido) sono affisse delle bellissime atee e agnostiche strisce con la brava e coraggiosa Alice.
Sul nostro sito ci sono i consigli di lettura del nostro Gianni ed entro fine mese organizzeremo un breve incontro via Zoom per parlare del movimento Femen.
Sempre atei, agnostici e attivi anche in rosso, aspettando l'apertura del sepolcro...ehm della nostra regione e dell'Italia, con il covid magari meno aggressivo, e con la benvenuta Primavera...altro che sepolcri :-)!
Sempre liberi di non credere anche a colori!
Circolo UAAR di Venezia
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