MARZO DONNA: DONNE SENZA UOMINI, PROIEZIONE FILM |
LUNEDI' 13 MARZO A FAVARO,ore 17.30
in Via Cima Rosetta 19
Visione e commento del film:
DONNE SENZA UOMINI
Regia di Shirin Neshat, Leone d’argento a Venezia nel 2009.
Il film è ambientato in Iran nel 1953. La pellicola è tratta dall'omonimo romanzo di Shahrnush Parsipur. Questo film è ragionato e interpretato da donne. Partendo solo da qui si può spiegare come, dall’inizio alla fine, la pellicola dipani la storia dei quattro personaggi principali che fuggono dalla società. Simbolicamente la fuga è effettuata attraverso una strada di campagna che porta a una villa e ad un giardino accoglienti, un' oasi. Le quattro donne fuggono da situazioni diverse ma comunque riferite alla violenza, che sia di genere, sessista, di guerra o di politica, in qualche modo maschile. Nella casa l’accoglienza è donna, unite infatti si vince, ma anche in questo luogo sicuro aleggia la mentalità maschile che alla fine avrà comunque la meglio attraverso l’insopportabile presenza dell’occupazione e del segno della subordinazione dittatoriale e militare.
L'ingresso è libero,si raccomanda la puntualtà.
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Riunione di Circolo per Programma Aprile-Giugno |
MARTEDI' 7 MARZO, ore 17.30 a Venezia
presso la sede di Campo Margherita
Riunione di Circolo con oggetto la programmazione delle nostre attività per i mesi da Aprile a Giugno.
Sono benvenute "candidature" di relatori per argomenti interessanti e soprattutto idee su come organizzare le nostre attività e gli eventi.
Ti aspettiamo.
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TI HO AMATO DA MORIRE al PALAPLIP |
Siamo arrivati a marzo, il mese delle Donne! Ecco il primo degli appuntamenti che abbiamo deciso di dedicare all’universo femminile.
L’associazione PadovaDonne non è nuova a collaborazioni con noi: ricorderete l’anno scorso, proprio al Palaplip, lo strepitoso successo de I monologhi della v*gina (scusate la censura, ma purtroppo ci sono programmi che bloccano le email se citiamo delle innocenti parti del corpo!). A novembre, inoltre, Ti ho amato da morire era stato rappresentato con altrettanto successo presso il Teatrino Groggia.
Ora, dall’unione di queste due esperienze, nasce questo nuovo appuntamento:
venerdì 3 marzo, ore 20:45 Palaplip (via s. Donà 195/c Mestre – Carpenedo) TI HO AMATO DA MORIRE spettacolo teatrale e reading dal libro di Serena Dandini FERITE A MORTE (con la partecipazione speciale di Barbara Giovannelli e Diego De Francesco) Ingresso libero fino a esaurimento posti
Come era già successo ai Monologhi, però, anche a questo spettacolo è stato rifiutato l’ingresso nel cartellone di Marzo Donna; e ricordiamo che alla rappresentazione al Groggia era stato negato l’inserimento fra le iniziative dedicate al mese contro la violenza sulle donne. Ti chiediamo quindi di aiutarci a garantire la massima diffusione per questo evento, assente nella programmazione del Comune: per aiutarti ad aiutarci, a questo link troverai la locandina, e a quest’altro link l’evento su Facebook. E purtroppo non sarà l’ultima volta che dovremo chiederti di darci una mano, visto che non è in Marzo Donna neanche il prossimo appuntamento al Candiani… ma ne riparleremo a tempo debito.
Una nota a margine: i ragazzi del liceo Benedetti-Tommaseo di Venezia, nell'ambito delle iniziative del periodo di cogestione del loro istituto, hanno organizzato un interessante incontro sul tema della laicità ed il secolarismo (nella scuola e in tutte le istituzioni), invitando alcuni rappresentanti religiosi e noi dell’UAAR. Al sottoscritto neo-coordinatore l’arduo ruolo di rappresentare il nostro pensiero di fronte alla platea di liceali nella loro Aula Magna, giovedì 2 marzo, dalle ore 8:30.
Ti aspettiamo venerdì al Palaplip: non mancare!
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SETTIMANA ANTICONCORDATARIA e DARWIN DAY: tutti gli appuntamenti |
Ci aspetta una settimana intensa: come ogni anno, infatti, la Settimana Anticoncordataria e i Darwin Day si ritrovano vicini, a ricordare l’impegno dell’UAAR sul doppio fronte della laicità e della divulgazione scientifica.
Il primo appuntamento: è martedì 14 febbraio, dalle ore 10 alle ore 17, con il nostro GAZEBO in Campo Margherita; e poi dalle ore 17 FESTA ANTICONCORDATARIA - Per amore della laicità - nella Sede UAAR VENEZIA (sempre in Campo). GUARDA IL VOLANTINO CHE DISTRIBUIREMO. Come saprai, la Settimana Anticoncordataria è quella che va dall’anniversario del Concordato di Mussolini (11 febbraio ‘29) a quello del Concordato di Craxi (18 febbraio ‘84). Fra queste due date, l’UAAR coglie sempre l’occasione per puntare l’attenzione sui privilegi che questi due trattati assegnano alla Chiesa Cattolica. Ci troverai quindi in Campo tutto il giorno con il nostro gazebo, i nostri volantini e soprattutto con noi! E poi, dalle 17, si festeggia nella nostra sede.
Ma venendo ai Darwin Day: quest’anno sono ben due!
Il primo appuntamento è l’ormai classica collaborazione all’Ateneo Veneto, con il patrocinio della Facoltà di Scienze dell’Università di Padova. Dopo il saluto del Presidente dell’Ateneo Guido Zucconi, saranno due i relatori presentati dal nostro Franco Ferrari e da Pietro Benedetti di UNIPD:
Giovedì 16 febbraio, ore 10:00-13:00 Ateneo Veneto (Campo San Fantin, Venezia) DARWIN DAY 2017 #1: “LE CELLULE TRASFORMISTE” Stefano Piccolo (Biologia molecolare UNIPD): "Le cellule trasformiste nella rigenerazione e nel cancro" Ambrogio Fassina (Anatomia patologica UNIPD): "La placenta questa sconosciuta"
Affiancheranno gli interventi le letture di alcuni testi (da “La peste” di Camus e altri) a cura degli studenti del Liceo Classico M. Polo.
Il secondo appuntamento scientifico è invece al Candiani:
Venerdì 17 febbraio, ore 17:30 Centro Culturale Candiani, Mestre DARWIN DAY 2017 #2: “UNA CARTOLINA DALL'ERA DEI DINOSAURI” Come le nuove scoperte paleontologiche hanno modificato l'immagine dei grandi rettili del passato A cura di Filippo Bertozzo, paleobiologo, laureato in Scienze Naturali (Bologna) e in Paleobiologia (Bonn Germania)
Avrò il piacere di introdurre personalmente il viaggio che Filippo ci farà fare attraverso l’evoluzione dell’immagine dei dinosauri, dalle prime imprecise rappresentazioni alle più recenti, come il Tirannosauro piumato (che vedete sulla locandina allegata) realizzato dal paleoartista Marzio Mereggia – del cui ultimo lavoro, l'antologia Dinosauria, saranno disponibili delle copie.
Come vedi, le occasioni di incontro per questa settimana non mancano, e sono davvero per tutti i gusti.
Ti aspettiamo!
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LIBROFORUM LUNEDI' 6 FEBBRAIO FAVARO |
Ti invitiamo nella nostra sede di Favaro (via Cima Rosetta 19) lunedì 6 febbraio alle ore 17,30 per il nostro consueto libroforum del lunedì, con UNA STANZA TUTTA PER SÉ di Virginia Woolf, proposto e commentato da Gianni Gasparini. Un saggio narrativo che affronta in modo ironico e pieno di vita il tema della creatività femminile; seguirà dibattito. Clicca sulla scheda qui sotto per ingrandirla
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L'UOMO CHE PARLAVA AI FUNERALI, VENEZIA CAEGHERI ORE 18.00 |
Martedì 31 Gennaio a Venezia, alle 18.00
presso la Scoletta dei Calegheri (San Tomà)
L’UOMO CHE PARLAVA AI FUNERALI
presentato dall’autore Enrico Ricciardi, introdotto da Enrico Bizio
Il protagonista di questo romanzo, di professione avvocato, è timido e riservato; ma un discorso improvvisato durante una cena farà scoprire a lui e ai suoi conoscenti le sue capacità oratorie. Chiamato a parlare durante un funerale, il successo lo porterà a fare dei suoi discorsi pubblici un vero e proprio lavoro.
È un romanzo che in qualche modo elogia la Retorica con la R maiuscola, quella degli antichi, che permetteva di formare e coltivare le coscienze dei cittadini; un’“Arte del Dire” che diventa presto l’obiettivo su cui l’attenzione del protagonista si concentra.
Ma è anche un romanzo che, in un certo senso, ci ricorda l’importanza del momento del commiato: l’importanza di riunirsi a ricordare una persona che non c’è più, e di farlo nei modi che più si addicono alla sua volontà e alla vita che ha vissuto. Sappiamo come questo non sia sempre possibile: per i cattolici, la strada per una funzione perfettamente efficiente è spianata fin dall’ospedale; ma per gli atei, gli agnostici e chiunque non si riconosca in una religione, le difficoltà sono tante e spesso non aggirabili. Pensiamo al caso delle sale del commiato nel Comune di Venezia: piccole, fredde e buie, le loro condizioni insoddisfacenti non possono essere “tamponate” con soluzioni alternative, essendo vietato celebrare funzioni in luoghi che non siano deputati solo a quello – a differenza delle chiese, tanto per aggiungere un privilegio in più.
Nei mesi scorsi, la nostra riuscita raccolta di firme aveva permesso l’avvio di una discussione in Consiglio Comunale; la discussione sembra essersi arenata, ma non lo siamo noi, che continueremo a lottare per il rispetto della volontà dell’individuo e il suo diritto all’ultimo che preferisce.
Intanto, ti aspettiamo – come al solito a ingresso libero – per scoprire insieme questo romanzo.
Stefano
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ECONOMIA E LIBERTA' un tema che incide sulla vita delle persone |
ECONOMIA E LIBERTA'
Venerdì 27 Gennaio a Mestre ore ore 17,30
presso il Centro Culturale Candiani
a cura di Michele Cangiani Economista, Sociologo e docente a Ca’ Foscari Venezia. “Economia e libertà, attraverso il percorso storico politico della nascita e dell’evoluzione della scienza economica, tratterà della libertà moderna e dei suoi limiti ponendo la questione sull’attuale struttura del mercato mondiale” (Michele Cangiani).
Il binomio economia e libertà compare nei libri di storia, di filosofia, di politica e, ovviamente, di economia, ma è anche parte integrante della nostra esistenza, del nostro comportamento e cioè delle nostre scelte. Infatti è con l’economia che le persone organizzano al meglio le risorse per soddisfare i propri bisogni. L’economia è dunque un mezzo utilizzato fin dall’antichità, dai primi uomini e dalle prime donne, per migliorare le proprie condizioni di vita e per emanciparsi dalle più primarie necessità, ad esempio per procacciarsi il cibo (si pensi all’agricoltura e all’allevamento). L'economia è divenuta nel corso dei secoli così importante da essere studiata e teorizzata. E' stato coniato il termine “liberismo” (cioè contro le limitazioni imposte dallo Stato), attraverso il quale l’economia promuove la libera iniziativa di produzione e di commercio, e il libero scambio di merci (e persone) tra Paesi, come volano per un benessere diffuso. Il liberismo come condizione in cui si attuerebbe un miglioramento delle condizioni di vita di tutta la collettività. A ben vedere però, oggi, in molte parti del mondo, il benessere così sbandierato dall’economia del liberismo e dalla globalizzazione, è stato solo una promessa che a volte ha portato, o aggravato, situazioni drammatiche. In alcuni Paesi ha infatti sfruttato risorse e inquinato portando in cambio terribili dittature politiche condannando così intere popolazioni alla fame, al “sottosviluppo” e alle migrazioni! Nel mondo, cosiddetto “sviluppato”, invece, il moderno giogo, che si è evoluto dalle fabbriche con le catene di montaggio e i tempi di lavoro scanditi dai secondi -le fabbriche degli spilli- è composto da un’enfasi di competitività, consumismo e individualismo e da una vita costretta in una società "economica" liquida (Bauman), disgregata e virtuale, che non consente più l’empatia tra esseri umani. Precariato ed esclusione dal mondo del lavoro, povertà e solitudine, sono il registro più evidente, ma non l'unico, di questa difficile situazione. D’altro canto anche Robert Kennedy, tre mesi prima di essere ucciso a Los Angeles negli Stati Uniti d'America nel 1968, in un bellissimo discorso, ammoniva che il PIL di un Paese è formato anche dalle produzioni di armamenti nucleari e non può perciò essere l’unico punto di riferimento del bene della società. Oggi insomma, come in una moneta composta da due metalli diversi, l’economia praticata fin qui, ha rivelato una faccia davvero poco brillante dove le risorse (comprese quelle umane) non sono organizzate ma piuttosto sfruttate, e dove la ricchezza si concentra sempre più in poche mani. Mani che indossano i guanti bianchi dell’anonimato societario ma comunque ingorde di denaro e di potere, anche politico e che sono disposte, a questo fine, a fare tutto. La maggioranza delle persone del pianeta è stritolata in un ingranaggio potente dove il mezzo, cioè l’economia e la sua propaggine, la finanza, sembrano aver preso il sopravvento sulle persone. Un sopravvento che comporta una contrazione e una negazione forte di diritti e di libertà degli individui e perciò una dicotomia forte tra economia e libertà. Come Uaar questo tema ci interessa perché è molto umano e terreno e perché lo sfruttamento delle risorse umane e naturali comporta una disciplina e un’organizzazione che passa anche attraverso lo sfruttamento dell'ignoranza delle persone e le alleanze di potere. Il prof Michele Cangiani non solo economista, ma anche sociologo, saprà sicuramente informarci, con competenza, su questa complessa e importante tematica così drammaticamente attuale. L'ingresso è libero. Non mancare. Sempre libera di non credere e solo terrena. Cathiatea
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