ECONOMIA E LIBERTA' un tema che incide sulla vita delle persone
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ECONOMIA E LIBERTA'

Venerdì 27 Gennaio a Mestre ore ore 17,30 

presso il Centro Culturale Candiani

a cura di Michele Cangiani Economista, Sociologo e docente a Ca’ Foscari Venezia.
“Economia e libertà, attraverso il percorso storico politico della nascita e dell’evoluzione della scienza economica, tratterà della libertà moderna e dei suoi limiti ponendo la questione sull’attuale struttura del mercato mondiale” (Michele Cangiani).

 


Il binomio economia e libertà compare nei libri di storia, di filosofia, di politica e, ovviamente, di economia, ma è anche parte integrante della nostra esistenza, del nostro comportamento e cioè delle nostre scelte.
Infatti è con l’economia che le persone organizzano al meglio le risorse per soddisfare i propri bisogni. L’economia è dunque un mezzo utilizzato fin dall’antichità, dai primi uomini e dalle prime donne, per migliorare le proprie condizioni di vita e per emanciparsi dalle più primarie necessità, ad esempio per procacciarsi il cibo (si pensi all’agricoltura e all’allevamento).
L'economia è divenuta nel corso dei secoli così importante da essere studiata e teorizzata. E' stato coniato il termine “liberismo” (cioè contro le limitazioni imposte dallo Stato), attraverso il quale l’economia promuove la libera iniziativa di produzione e di commercio, e il libero scambio di merci (e persone) tra Paesi, come volano per un benessere diffuso. Il liberismo come condizione in cui si attuerebbe un miglioramento delle condizioni di vita di tutta la collettività.
A ben vedere però, oggi, in molte parti del mondo, il benessere così sbandierato dall’economia del liberismo e dalla globalizzazione, è stato solo una promessa che a volte ha portato, o aggravato, situazioni drammatiche. In alcuni Paesi ha infatti sfruttato risorse e inquinato portando in cambio terribili dittature politiche condannando così intere popolazioni alla fame, al “sottosviluppo” e alle migrazioni!
Nel mondo, cosiddetto “sviluppato”, invece, il moderno giogo, che si è evoluto dalle fabbriche con le catene di montaggio e i tempi di lavoro scanditi dai secondi -le fabbriche degli spilli- è composto da un’enfasi di competitività, consumismo e individualismo e da una vita costretta in una società "economica" liquida (Bauman), disgregata e virtuale, che non consente più l’empatia tra esseri umani. Precariato ed esclusione dal mondo del lavoro, povertà e solitudine, sono il registro più evidente, ma non l'unico, di questa difficile situazione.
D’altro canto anche Robert Kennedy, tre mesi prima di essere ucciso a Los Angeles negli Stati Uniti d'America nel 1968, in un bellissimo discorso, ammoniva che il PIL di un Paese è formato anche dalle produzioni di armamenti nucleari e non può perciò essere l’unico punto di riferimento del bene della società.
Oggi insomma, come in una moneta composta da due metalli diversi, l’economia praticata fin qui, ha rivelato una faccia davvero poco brillante dove le risorse (comprese quelle umane) non sono organizzate ma piuttosto sfruttate, e dove la ricchezza si concentra sempre più in poche mani. Mani che indossano i guanti bianchi dell’anonimato societario ma comunque ingorde di denaro e di potere, anche politico e che sono disposte, a questo fine, a fare tutto.
La maggioranza delle persone del pianeta è stritolata in un ingranaggio potente dove il mezzo, cioè l’economia e la sua propaggine, la finanza, sembrano aver preso il sopravvento sulle persone. Un sopravvento che comporta una contrazione e una negazione forte di diritti e di libertà degli individui e perciò una dicotomia forte tra economia e libertà.
Come Uaar questo tema ci interessa perché è molto umano e terreno e perché lo sfruttamento delle risorse umane e naturali comporta una disciplina e un’organizzazione che passa anche attraverso lo sfruttamento dell'ignoranza delle persone e le alleanze di potere.
Il prof Michele Cangiani non solo economista, ma anche sociologo, saprà sicuramente informarci, con competenza, su questa complessa e importante tematica così drammaticamente attuale.
L'ingresso è libero. Non mancare.
Sempre libera di non credere e solo terrena.
Cathiatea