INFORMATIVA CONCORDATARIA PRIMA PARTE
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IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA ANTICONCORDATARIA UAAR 11-18 Febbraio

a cura di Cathia Vigato, UAAR Circolo di Venezia - feb.2012

PREMESSA

Perché intraprendere questa avventura relativa alle norme sul CONCORDATO tra lo Stato italiano e il Vaticano?

Intanto perché la nostra Settimana Anticoncordataria, 11-18 febbraio, prende spunto dalle due date: quella dell’11 febbraio 1929 in cui furono firmati i Patti Lateranensi, di cui il concordato vaticano-fascista è parte integrante, e quella del 18 febbraio 1984 in cui tale concordato venne rivisto e sostituito con un nuovo accordo.

Il motivo principale è pero quello di informare i cittadini sui contenuti di una legislazione davvero criticabile per i privilegi concessi alla chiesa cattolica, che non è religione di Stato. Secondo l’UAAR che difende i principi di laicità dello Stato e gli interessi delle cittadine e i cittadini non credenti, questa legislazione andrebbe abolita e cambiata in un semplice accordo bilaterale tra Stati confinanti.

Si rammenta che il Concordato è recepito nell’art. 7 della nostra Costituzione: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Sintesi dell’informativa

Proponiamo per iniziare e per contestualizzare i due concordati, brevi “pillole” di storia italiana, dalla nascita nel 1861 del Regno d’Italia di Vittorio Emanuele II, fino alla data del 1984, anno in cui un Presidente del consiglio della Repubblica italiana rimette mano al vecchio concordato con la chiesa stipulato dal regime fascista.

Nel seguito, una pagina è dedicata interamente all’articolo 1 dell’Accordo di revisione del 1984 e all’articolo 1 del Concordato stipulato l’11 Febbraio 1929, nell’anniversario dell'apparizione di Nostra Signora di Lourdes e “in nome della Santissima Trinità”.

Poi, riguardo alla revisione del concordato del 1984 verranno trattati, più in particolare, gli articoli 7, 8, 9 e 10, in riferimento ai costi della chiesa a carico dello Stato italiano, delle modalità di matrimonio, della disciplina sulle scuole religiose parificate e sull’insegnamento della religione cattolica in quelle pubbliche, e le leggi di attuazione collegate.

Chiediamo venia agli studiosi, ai giuristi, agli storici, e agli amanti della perfezione, per eventuali inesattezze nei termini o nella comprensione dei testi, così pure dell’aggiunta degli irrituali commenti.

In ogni caso sono allegati i testi dei due concordati VEDI PDF per chi volesse cimentarsi nelle letture integrali.

SEGUE, clicca qui sotto a destra su "leggi tutto"

 

Letture significative, a partire dal concordato datato 1929, quello stilato in nome della Santissima Trinità perché la composizione del testo chiarisce bene quanto la classe politica, dell’epoca, si fosse “inchinata” alla Chiesa per rafforzare il proprio potere coercitivo nei riguardi dei cittadini italiani.

Per esempio, leggete l’art. 12 il quale dispone che “Nelle domeniche e nelle feste di precetto, nelle chiese in cui officia un Capitolo, il celebrante la Messa Conventuale canterà, secondo le norme della sacra liturgia, una preghiera per la prosperità del Re d’Italia e dello Stato italiano.”

Si segnala poi l’art 28 che definisce “eversive” le leggi italiane sugli espropri del 1867 e del 1873 e che : “Per tranquillizzare le coscienze, la Santa Sede accorderà piena condonazione a tutti coloro che, a seguito delle leggi italiane eversive del patrimonio ecclesiastico, si trovino in possesso di beni ecclesiastici. A tale scopo la Santa Sede darà agli ordinari le opportune istruzioni.”

“PILLOLE DI STORIA”

1861- Nasce il Regno d’Italia, pur senza comprendere ancora i territori di Veneto, Friuli, Trentino Alto Adige, Venezia Giulia e Roma.

1867- Nei territori del nuovo regno si aboliscono gli enti ecclesiastici e si espropriano i beni delle congregazioni religiose a vantaggio di Stato e Comuni.

1870- La presa di Roma avviene il 20 settembre, Breccia di Porta Pia, sancendo l’annessione al Regno e decretando la fine dello Stato pontificio e del potere temporale dei papi. L'anniversario del 20 settembre diviene festività nazionale. Nel 1871 si promulga la Legge sulle Guarentigie (garanzie legali), che regola unilateralmente, da parte dello Stato italiano, i rapporti con la Chiesa, riconoscendo l’autorità religiosa del Papa, concedendogli un assegno annuale e l’uso, ma non la proprietà, di Vaticano, Laterano e Castel Gandolfo, inoltre viene fissato un assegno mensile o congrua per i membri del clero. Nel1873 la legislazione degli espropri viene estesa alla provincia di Roma, con varianti dovute alla presenza del Vaticano. La chiesa però ha già venduto, prima dell’entrata in vigore della legge, molti terreni e beni a presta-nomi e si fa parte attiva nella grande speculazione edilizia romana di quegli anni accumulando fondi che investe nella finanza.

1874- Pio IX pronuncia il “Non expedit” , cioè l’obbligo per i cattolici di non partecipare alla vita politica del Regno unitario (votazioni ed elezioni). La frattura con la Chiesa (questione romana) è evidente.

1922- Con la marcia su Roma del 1922, Mussolini diviene capo del governo italiano, l’anno successivo vengono adottati provvedimenti di sapore filo-vaticano: viene istituita la figura del cappellano militare e viene sancito il reato di vilipendio alla religione cattolica. Ed è ancora il fascismo che introduce il crocifisso nelle aule scolastiche e garantisce l’insegnamento della religione cattolica nella scuola primaria. Nel 1926iniziano le trattative per risolvere la “Questione Romana” e superare la legge delle guarentigie rimasta in vigore per ben 58 anni.

1929 - L’11 febbraio, nell’anniversario dell'apparizione di Nostra Signora di Lourdes, Mussolini e il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Gasparri, firmano , a palazzo S. Giovanni in Laterano i cosiddetti, dal luogo in cui furono sottoscritti, “Patti Lateranensi”, composti da tre documenti diversi: un Trattato internazionale, una Convenzione finanziaria, un Concordato composto di 45 articoli per disciplinare i rapporti ecclesiastici in suolo italiano, che esordisce con le sibilline parole “Nel nome della santissima trinità”. Il 14 febbraio 1929, il papa Pio XI, in un discorso a Roma tenuto alla nuova Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano,, definisce Benito Mussolini, dal passato ex socialista e anticlericale, : «L'uomo che la Provvidenza ci ha fatto incontrare, un uomo che non avesse le preoccupazioni della scuola liberale".- ». Benito Mussolini, dal canto suo, dirà che il fascismo con i Patti Lateranensi ha risolto un problema di “coscienza individuale “ e di “coscienza collettiva dell’intera Nazione”.

1930 - Viene abolita la festività nazionale dell’anniversario del 20 settembre, presa di Roma.

1947 - La Costituzione Repubblicana recepisce, dopo un acceso dibattito tra i costituenti, all’art. 7, i Patti Lateranensi pur essendo una fonte atipica di diritto oltre che frutto di un accordo bilaterale tra Vaticano e un regime dittatoriale; inoltre, i patti contrastano con gli art. 3 e 8 della Costituzione dove viene sancita l’uguaglianza delle religioni e la laicità dello Stato.

1970 - Viene votata in parlamento la legge sul divorzio civile (Fortuna-Baslini). La Chiesa protesta e si appella alla violazione del Concordato che disponeva che le sentenze di nullità dei matrimoni venissero decise dai soli tribunali ecclesiastici e poi fossero recepite dalla magistratura. L’anno successivo il “Comitato nazionale per il referendum sul divorzio”, sostenuto da Azione cattolica, Cei, Dc e Msi, richiede un referendum abrogativo della legge sul divorzio.

1974 - Votazioni del Referendum sul divorzio. Si recano a votare l’87,7% delle cittadine e cittadini italiani che decidono, con una percentuale del 59,3%, di non abrogare la legge. Sembra sia proprio ora di rivedere le norme del vecchio concordato!

1984 - Bettino Craxi (presidente del Consiglio) e il Cardinale Segretario di Stato Agostino Casaroli firmano, il 18 febbraio, a Villa Madama un accordo, o nuovo concordato - concordato bis, per «regolare le condizioni della religione e della Chiesa in Italia» che consta di 14 articoli. La normativa relativa è contenuta nella Legge 25 marzo 1985, n. 121, cui si aggiunge un importante Protocollo addizionale.

La seconda parte verrà pubblicata domani domenica 12 febbraio!